Damian Gambler vs Skull Stone Vorador, Finale

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view post Posted on 26/6/2012, 18:17
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Damian Gambler vs Skull Stone Vorador


Respiro



L'arena è a forma circolare, con diametro di 8m. I due contendenti si trovano a 5m tra di loro e 1.5m dal muro alle loro spalle. Alle quattro estremità vi saranno dei grossi bracieri circolari posti poco sotto agli spalti, e nei quali brucia un combustibile che ha la naturale capacità di debilitare la potenza dei colpi che utilizzano anche solo un pò di energia magica. Questo causa una leggera "nebbia" che si deposita sul terreno dell'arena ed applica i propri effetti su chiunque ne venga a contatto, indebolendo ogni tipo di tecnica, magica e fisica, dimezzandone la potenza (Livello 1: da 10% a 5% di danno/potenziamento in più rispetto al normale e così via), solo gli attacchi normali e le abilità mantengono la loro piena potenza.

Inizia Damian Gambler
 
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view post Posted on 29/6/2012, 18:28
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Ed eccoci giunti al gran finale. Era il momento clou, la fine dell'intreccio, l'apice del climax, ciò che tutti stavano aspettando. Ed ovviamente il protagonista era lì, pronto a fare la sua ultima e trionfale entrata in scena.
Il palcoscenico non era cambiato, sempre la solita enorme arena gremita di un pubblico multietnico e variopinto, o meglio c'era una piccola rettifica. Una leggera nebbiolina che campeggiava lungo tutta la superficie dell'arena, non si riusciva a capire cosa stessero utilizzando come combustibile ma la puzza di bruciato era alquanto fastidiosa. Chissà questo particolare accorgimento a cosa servisse. Lo avrebbe scoperto con calma, l'improvvisazione era il suo forte. L'importante era che anche l'avversario fosse bravo, doveva dire che era rimasto un po' deluso da Victor, quello che aveva affrontato prima, non in termini di forza ma di attitudine. Voleva solo mettere su un degno spettacolo per la platea.
Ad ogni modo per l'occasione si era dipinto il volto di un bianco candido eccezion fatta per una grande stella nera e 5 punte nel cui centro si trovava l'occhio destro ed ovviamente del rossetto nero per esaltare il suo meraviglioso sorriso. Come vestito aveva optato per il suo solito indumento verde scuro che sembra un pigiama, doveva impegnarsi a fondo per il combattimento quindi la comodità era un obbligo. Aveva delle curiose scarpe che aveva trovato in un bazar dal colore violaceo e dalla punta che assumeva una forma appuntita e piegata all'insù.
Fece il suo ingresso in maniera tale da sorprendere il pubblico, sarebbe difatti apparso improvvisamente al centro dell'arena in un esplosione di fumo rosa, piccoli trucchi da prestigiatore, semplici da fare ma ottimi per ingraziarsi le folle. Dopo il boato che sussegui la sua entrata non restava che aspettare l'avversario.
 
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view post Posted on 10/7/2012, 09:35
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quel che non ti uccide... POI TORNA

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Entrando nell'arena, per l'ultima volta in quel torneo, Skull Stone Vorador con lo sguardo alto e trionfante, pensando alla gente che ha dovuto fare a pezzettini per arrivare a quel momento... non un momento qualsiasi, IL momento.
fare a pezzi la gente non è facile
Pensa con leggero ghigno a chi aveva scommesso sui suoi avversari, perdendo il malloppo e forse non solo. Merito di un sistema bacato che pone le fondamenta nella distrazione dai problemi reali, ma almeno per il momento, Skull è parte del meccanismo, consapevole del suo essere "ingranaggio", ingranaggio alla quale manca qualche dente per poter girare in fila con gli altri incastrati nella macchina, ingranaggio che prima o poi salterà e con lui il resto della macchina.
fammi capire, ma tu ti fumi la ruggine?
I suoi ex avversari, nomi che messi in fila sembrano la fine di un episodio di una telenovela.
Ormai dentro, si ritrova nella solita arena, ma questa volta cosparsa da una nebbia che si separa ai passi dello zombie. Non molto distante, un ragazzotto dalle strane vesti e trucchi apparve in una esplosione di fumo rosa.
che tipo inutilmente teatrale, mi piace
Skull guardò stranito l'individuo che aveva di fronte, sembrava effettivamente uscito da un circo, un prestigiatore o qualcosa di simile. Lo zombie sorridendo raccolse dal fianco della cintura il teschio di Roy.
GUARDA, anche io faccio le magie
tenendo il teschio sul palmo della mano destra e la sinistra che ondeggia sopra di esso, dirà
magicabula!
e in un attimo dal teschio si dilungarono l'asta fatta di vertebre che scivolarono fra le dita della mano destra dello zombie. Mentre la bocca del teschio si aprì facendo uscire una lama viola scintillante. Con il risultato finale di avere fra le mani la sua portentosa, e ormai celebre, falce di nome Roy.
Finita la "magia" Skull stese le braccia verso l'alto per poi richiuderle in un mezzo inchino, il tutto ridendo. In fine fendendo l'aria difronte a se smise di ridere lasciando un sorriso sul volto coperto.
Io sono Skull Stone Vorador e lui è Roy, siamo entrambi felici di fare a pezzetti la tua conoscenza
ma non ha senso!
anche la tua faccia

Note. scusa per il ritardo compare.
 
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view post Posted on 14/7/2012, 22:15
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L'avversario che gli si parava davanti era quanto di più lontano egli potesse immaginare. Era...beh... morto? Di sicuro non stava tanto bene. Era dunque quello ciò che chiamavano zombie? Era la prima volta che ne vedeva uno. E non sapeva dire se gli piaceva. Era tutto un trionfo di carne marcia in decomposizione con tanto di mosche felici che gli svolazzavano intorno come ad un escremento. Però in un certo senso era perfetto, non poteva chiedere di meglio. Era ciò di più orrido che offriva il mercato ed era palese che in una qualsiasi storia lui farebbe la parte del cattivo mentre il buon Damian era ovviamente il coraggioso paladino dall'animo valoroso, e poichè per contratto il bene vince sempre, così avrebbe vinto lui.
Il mostruoso avversario aveva aperto bocca ed espresso un concetto sensato, e sembrava anche in grado di utilizzare l'ironia. Un colpo di scena dietro l'altro non c'è che dire. Asseriva di poter fare anche lui delle magie e difatti grazie ad un teschio che teneva sulla mano destra con fare amletico evocò quella che dava l'aria di essere l'arma dell'oscuro mietitore in persona. Non facendo altro che dare un tocco ancora più malvagio oltretutto concluse l'esibizione con un inchino ed una risata sinistra. Che lo stesse prendendo in giro? Vorrebbe dire che non è rimasto folgorato dall'innato talento del cartomante, inaccettabile.
Davvero sbalorditivo
disse con la lingua biforcuta. Si presentò come Skull Stone Vorador e la falce si chiamava roy e proseguì con una frase senza senso sul fare a pezzetti la sua "conoscenza" immaginava fosse un modo di salutare e non sapeva dire se era scherzoso o minaccioso se non che concluse dicendo che avrebbe fatto a pezzetti anche la bellissima faccia di Damian (ovviamente non poteva sapere che non era rivolta a lui cotanta grave affermazione) come osava anche solo pensare certe cose, era invidioso della bellezza di lui, sicuramente. Ad ogni modo nonostante il suo curioso interlocutore doveva rispondere alle sue presentazioni colorite, poggio per terra il suo fidato bastone e si sistemo il colletto della maglia.
Bene, io mi chiamo Damian Gambler e... beh non ho armi dotate di nome. Spero non le dispiaccia se eviterò che lei mi faccia a pezzi.
Bene così doveva sbattergli in faccia la sua innata superiorità anche come essere senziente educato e pieno di charme. Dopotutto era lì per farsi conoscere al grande pubblico. Iniziò quindi ad estrarre 4 carte dal sacchetto legato alla vita e le mostrò coperte allo zombie. Le teneva con la mano sinistra mentre la destra roteava sinuosa sopra di esse.
Orbene messer Skull, scelga una carta e possiamo iniziare.

CITAZIONE
Status fisico: illeso
Status psicologico: pronto
ESP: 7/7

Equipaggiamento:
Spillo
All'apparenza è un bastone da passeggio fatto in legno di mogano intarsiato dipinto di nero e con un impugnatura di bronzo levigato a forma di testa di falco, molto elegante e alla moda, quasi nobiliare. Nella realtà essa nasconde una spada a lama piatta lunga 90 cm più la relativa impugnatura lunga 30 cm. Porta sempre il bastone con sè e lo sfrutta anche nei suoi numeri di acrobazia. La spada è molto leggera ma molto affilata, è di facile utilizzo e consente anche ad un guerriero novello come Damian di essere sufficientemente equipaggiato per la propria autodifesa.

I tarocchi
Mazzo di carte "taroccato" in modo da essere utile in battaglia, è composto da 78 carte. 22 "arcani maggiori" che usa nelle tecniche e 56 "arcani minori che sfrutta come arma da taglio grazie alla sua abilità. Esse sono conservate in una scatola blu dalle decorazioni dorate. Vengono conservate in un sacchetto legato alla vita e sempre a portata di mano, aperto in modo tale da consentire l'estrazione delle carte , sebbene non gli serva prenderli con la mano a volte lo fa per tener nascosta la sua abilità ma anche per fare scena.

Abilità:
Asso nella Manica(abilità di materializzazione)
La sua principale Arma in realtà sono i suoi tarocchi, appositamente modificati da un esperto armaiolo, esse sono ricoperte di una sottilissima lama d'acciaio e, lanciate sapientemente possono diventare armi da taglio temibili sebbene difficilmente mortali ( a meno che non si miri faccia o gola ). L'abilità di Damian, sviluppatasi grazie ai suoi poteri magici, consiste nel nascondere queste carte in una dimensione oscura e materializzarle quando ha bisogno, sebbene un mazzo di tarocchi abbia 78 carte, di cui 22 rappresentano gli Arcani maggiori che usa per le tecniche quindi le escludiamo dal conto, Damian può materializzare solo 4 carte in un turno e può lanciarle solo manualmente fino al loro esaurimento. Ciò può diventare molto ostico nel combattimento a media distanza. le carte possono essere distrutte abbastanza facilmente ma si rivelano un bersaglio molto difficile da individuare, più difficili da evitare delle frecce ma meno pericolose di esse.

 
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