Ospiti Indesiderati

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view post Posted on 20/12/2011, 20:26
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Un altro giorno in cui spargere criminalità e arricchirsi. Joseph leggeva il giornale, come fa ogni mattina, curiosando tra le notizie di richieste. Molti erano le persone che richiedevano l'aiuto dei mercenari tramite bacheche e annunci, e ciò era un male per il mercato nero. Il lavoro dei sicari, dei cacciatori, tutti a prezzi esagerati, oramai sostituiti da questo modo adottato pure dal governo. Kyle scese dalle scale, arrivando al grande salone della villa oscura, dato che poco prima fu chiamato dal suo signore.
<Mi avete chiamato, Maestro?>
<Si Kyle, ho un compito per te. Presentati per questa missione, mi raccomando, portala a termine. Quando avrai finito, uccidi l'uomo che ha commissionato la missione, e se riesci a catturare i mostri vivi potremmo venderli alla Zona Caccia.>

Il ragazzo, seguendo i precisi ordini del suo signore, raccolse tutte le informazioni sulla missione e partì, da solo. La missione in questione era di cacciare alcune bestie dall'abitazione di un civile, qualcosa di banale e facile, da cui trarre un reddito maggiore. Kyle raggiunse in qualche ora il punto d'incontro. Era ormai pomeriggio, il tempo solare e privo di nuvole all'orizzonte, mai si poteva prospettare un duello.
In lontananza, dall'alto colle su cui era il punto d'incontro, si poteva vedere delle abitazioni, una delle quali sicuramente era quella interessata. Non c'era apparentemente nessuno, Kyle era il primo, dunque, si mise sul ciglio della strada e rimase immobile in posizione eretta.
 
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Lady'
view post Posted on 20/12/2011, 23:16




Caccia Ai Mostri nelle Campagne - «Iniziamo!»



Andando in giro per Ringmont, aveva sentito delle voci riguardanti un certo branco di creature che avevano preso possesso delle terre di un povero contadino; il vecchio fattore non poteva contare sulle guardie, e quindi doveva pagare a spese sue l'assunzione di ben 3 mercenari per eliminare i mostri in questione.
Bah! Che idiozie, creature da tutte le parti. Farò una campagna pubblicitaria anche ai mostri, cazzo: che usino il preservativo anche loro, dannazione! Oh, che palle! Stupidi mostri e stupidi contadini, concludiamo in fretta che ho altro da fare, tipo dormire. O mangiare. O guardare la tele. No, cazzo, è vero: non ho più la tele!
E non poté che fare un'espressione triste. Stava parlando da sola, come si era abituata a fare dopo essere felicemente passata a miglior vita, e ancora continuava. Forse solo il fresco venticello la ascoltava, o forse no. Comunque era sola, fuori di zucca e anche zombie! Poteva andarle peggio? Certo che sì, poteva sempre piovere! Preoccupata dal fatto che la sua sfiga-zombie le avrebbe portato pioggia e cielo oscuro, alzò la testa in aria, scroccandosi il collo, e guardò: era una bella giornata, pomeriggio, il cielo era sgombro e non si vedevano nuvole nemmeno all'orizzonte. Probabilità che piovesse: 0%. Filava liscio, per adesso. Ma, ahimè!, sapeva bene che cosa le si sarebbe parato davanti in quel pomeriggio: mostri, duello, sangue -suo o quello dei mostri-, ricompensa, tornarsene a casa. Se l'era pianificata bene la giornata, anche perché non aveva molto fa fare a "casa", e quindi andava di giorno in giorno a progettare cosa avrebbe fatto il giorno seguente od ad immaginarsi quello che sarebbe successo nelle missioni che avrebbe affrontato in questa sua nuova vita. Insomma, stava già complicandosi troppo il suo ritorno dalla morte che forse sarebbe stato meglio se fosse rimasta morta. Ma lei definiva questa sua mania di progettare le giornate come una comune sega mentale: era paranoica ogni tanto, anzi sempre. Forse ogni tanto. No, no, a ripensarci bene lo faceva sempre. Così, con la mente che proiettava chissà quali filmini mentali nella sua testa, e decideva il prezzo del biglietto per i neuroni -poverini, anche loro volevano vedere il filmino-, vagava per le campagne di Hazael andando verso il punto di incontro. Mentre camminava tranquillamente con aria decisamente assente, e da lì si capiva che il film mentale era iniziato da poco, attraversava quel luogo su una strada; mancava ancora poco al punto d'incontro, ma Lille era persa in altre cose -forse anche lei stava guardandosi la proiezione cinematografica-. Ben lungi dal riprendere lucidità, ecco che qualcosa la fece tornare in sé, bloccando il filmino: i neuroni protestavano, dopotutto avevano pagato un biglietto per il film mentale, ma qualche botta alle tempie da parte della ragazze che smisero subito di fare casino lì dentro. C'era già una figura sul punto d'incontro, ed era umana. Portava anche una benda sugli occhi, ed il suo nome era Kyle; anche quel ragazzo partecipava, e Lille era più che entusiasta.

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Note: mi scuso già da subito per la probabile volgarità della mia Lille nel corso della quest, e buon divertimento a tutti!
 
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Lardek'
view post Posted on 23/12/2011, 19:24




Come ormai era solito fare, il Nulla predominava su ogni giornata, la totale mancanza di qualcosa di nuovo e la completa monotonia stava divenendo sempre più logorante. Come fa qualcuno a sentirsi utile se tutto ciò che fa è irrilevante per il resto del mondo? La maggior parte delle persone potrebbe morire in questo stesso istante, ma in pochi se ne renderebbero conto e, in ogni caso, la Terra continuerebbe a girare nello stesso modo. Sostanzialmente ciò che in quel momento Scricciolo cercava era un modo per evadere da quel senso di immensa inutilità che lo sovrastava fin dalla sua nascita. Le più comuni domande dell' uomo come "Perchè esisto?" ormai si erano perse coi loro antichi filosofi, ma per lui erano ancora vive, anzi, poteva addirittura ritenerle recenti. Proprio a causa di questo suo malessere decise di aderire ad un volantino, probabilmente perso da qualche avventuriero, raccolto in mezzo alla foresta. Non cercava nè soldi nè gloria, così come non era tra i suoi desideri aiutare un appartenente alla razza di colore che, da sempre, lo hanno tenuto in disparte. No, l'unica cosa che lo spingeva era colmare quel suo senso di inadeguatezza, cercare, in sostanza, uno scopo per il resto della giornata.
A passi pesanti si diresse verso il punto di incontro, passando in mezzo alle stagliate coltivazioni presenti tra le campagne, attraversando gli svariati campi di verdure e tenendosi perennemente a debita distanza dalle zone abitate. Non cercava guai, ma sapeva che avvicinandosi li avrebbe trovati. La sua immensa figura, inoltre, spiccava facilmente fin da lontano, quindi gli era anche difficile passare inosservato, ma, nonostante ciò, il Golem ci provava ugualmente, tentando di diminuire il più possibile la propria massa, quasi tentassi di diventare piccolo piccolo schiacciando gli arti alle restanti parti del corpo. Nonostante questa sua buffa camminata era inutile per lo scopo che inseguiva, riuscì, con un po' di fortuna, a raggiungere il luogo senza troppi problemi. Come immaginava non sarebbe stato l'unico: in quel punto vi erano già presenti uno strano ragazzo apparentemente cieco ed una ragazzina dall'aria familiare, probabilmente l'aveva già incontrata, ma preferì non avvicinarsi per accertare la cosa. Scricciolo, infatti, data la sua natura timida, restò a circa 5m di distanza dai due, dando loro il proprio profilo sinistro, cercando di non fissarli troppo, non voleva certo che un gesto simile fosse scambiato come una provocazione. Nonostante questi suoi riguardi, però, ogni tanto, sbirciava i suoi futuri compagni inclinando lievemente la testa e studiandoli da dietro il riparo delle proprie spalle. Non era ancora sicuro di potersi fidare.
 
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view post Posted on 24/12/2011, 09:19
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quel che non ti uccide... POI TORNA

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E' pomeriggio nelle campagne di Hazael, il sole sembra osservare la prospettiva geometrica dei numerosi campi coltivati e non di quella zona, il grano dipinto d'oro sotto i suoi raggi e i girasoli catturano ognuno di quei raggi di sole per conservarlo la notte come fosse un tesoro prezioso. Non lontano, su una strada battuta, un anziano contadino arranca verso il luogo d’incontro dei suoi mercenari. Il viso è coperto da un lieve manto di rughe e rovinato dal sole, ha della peluria grigia e dei ciuffi bianchi che escono da sotto il cappello di pezza. La postura è leggermente gobba, ma nonostante questo e la probabile età avanzata, è molto scattante nella sua corsetta.
Arrivato dinanzi ai tre mercenari, li osserva in ordine, con uno sguardo che lascia intraveder solo una striscia dei suoi occhi, come se stesse analizzando il suo acquisto. Il primo era un ragazzo di bella presenza, elegante e composto, con una benda sugli occhi e i capelli platino, abbastanza lunghi, il contadino fece un mezzo sorriso accentuato dalle rughe della bocca, quasi sdentata, per lui quello era un ottimo elemento. Il suo sguardo continuò sulla ragazza zombi, il sorriso del contadino scomparve, la pelle morta e gli occhi vuoti gli facevano una leggera impressione, dopo tutto era un provinciale, aveva sentito dire che alcuni di questi mercenari erano creature strane, ma non pensava che anche i morti lavorassero.. infondo se è sfuggita al freddo abbraccio della morte, quella ragazza avrà delle qualità. Infine il suo sguardo si fermò allibito su un bestione tappezzato e ricurvo, il corpo era un misto di pezzi cuciti e a giudicare dalla sproporzione, cuciti anche male, ma analizzandolo da un secondo punto di vista, si notava la possanze fisica di quella creatura, probabilmente avrebbe fatto strage dei suoi nemici. Pensava fra se e se il contadino, mentre si rigirava le mani ossute e tremanti di chi ha probabilmente patito giorni di fame.
Bene ragazzi, mi aspetto un ottimo lavoro da voi, così da poter prendere il tè in veranda per festeggiare, sapete, me lo porta un mio caro amico dalle terre d'oriente ogni volta che passa da queste parti, è un tanto caro ragazzo, è una storia buffa come l'ho conosciuto, stavo andando a prendere una botte di vino dalla signora Lhandison una cara donna che ha perso il marito in guerra, ohh pover’uomo, sapete? Lo conoscevo bene, forse non può sembrare dal mio aspetto, ma sono andato anch’io sotto le armi, hee he he, erano altri tempi.. sospira inarcando leggermente le spalle, pensando chissà a quale episodio della sua vita passata, pochi attimi dopo, si riprese dicendo
..bhè, ma magari ve lo racconto un'altro giorno, sorseggiando del buon tè in veranda, oh cari ragazzi, mi dovete aiutare, la mia casa è quella laggiù indicando una casetta poco più avanti, molto semplice, con gli angoli fatti da tronchi sani e le pareti tra un tronco e l'altro fatte di pietre, con alcune aperture quadrate per le finestre e un tettuccio in paglia e legno da cui spunta un piccolo caminetto da un lato. Dal loro punto, potevano sentire diversi rumori di grugniti e schiamazzi, uniti alle discontinue rotture di cocci o qualsiasi altra cosa sia.
buona fortuna, ragazzi, e ricordatevi di non danneggiare la mia casa
 
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view post Posted on 24/12/2011, 16:29
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Il giovane Kyle rimase immobile per tutto il tempo, senza emozioni. Poco dopo il suo arrivo, giunse una ragazza, il suo volto era familiare, difatti era la non morta sconfitta in passato. Seppur la conoscesse, e tecnicamente sarebbe una nemica, rimase immobile, ignorandola, come se non si fosse accorto della sua presenza. Non fu l'unica a giungere per la missione, c'era anche un secondo non morto, dalla stazza incredibilmente grande, che però rimaneva un po' in disparte, timido, impaurito oppure solitario.
Essendo tutti presenti, giunse finalmente il commissionario di quella missione. Iniziò a raccontare una sua storia, che Kyle bellamente ignorò, fingendo di essere attento come sempre. Rimaneva immobile, non si era spostato nemmeno per volgere lo sguardo altrove o per sgranchire i muscoli. Finalmente, dopo l'inutile storia, l'anziano signore indicò loro quale era la sua dimora, dando loro le indicazioni. Dovevano semplicemente liberarla, senza però distruggerla, una bell'impresa sicuramente, era possibile solo attirandoli all'esterno.
Gli ordini di Kyle era di eseguire perfettamente la missione, dunque, ascoltare la richiesta del mittente. Appena l'uomo finì di parlare e dir loro cosa fare, Kyle finalmente si mosse, voltandosi verso la direzione della casa. Ignorando ancora i suoi due compagni, fregandosene di tutto se non della riuscita della missione, iniziò a camminare lentamente e con calma verso la destinazione. Postura eretta e rigida, le braccia cadenti e serrate ai fianchi, passo lento e non molto lungo, senza personalità, senza carattere, un burattino, forse più mostruoso dei due zombie che erano lì quel giorno.
 
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Lady'
view post Posted on 24/12/2011, 23:26




«Grugniti, cocci rotti e vecchie conoscenze»




Ok, era stata sconfitta da quel ragazzo lì a pochi metri da lei; eppure, stranamente, non era così arrabbiata con quel coso bendato. Forse solo abbattuta per aver perso un duello, ma quel ragazzo bendato era misterioso e pareva strano che se n'andasse in giro bendato, vendendoci perfettamente; forse trucchi di prestigioso, incantesimi o miracoli, eppure, con quella benda, ci vedeva meglio di Lille. Nonostante continuasse a studiarsi il "compagno" di missione con continue e repentine occhiate di vario tipo, non voleva dare nell'occhio e non voleva farsi notare, anzi non voleva far notare che non voleva farsi notare; così, dopo qualche minuto di "occhiata e fuga", si rimise composta con le braccia al petto conserte, spazientita e svogliata. Meglio non parlare, altrimenti avrebbe messo su un discorso sconnesso e senza senso, facendo credere agli altri che era pazza. Ma forse lo era. O forse no. Il ragazzo, però, ne attirava continuamente l'attenzione, e la zombie non poteva che guardarlo di continuo, rendendosi maleducata ai suoi occhi; qualcos'altro arrivò al punto d'incontro per la missione, ed era più che familiare. Scricciolo (?), una creatura enorme, un non morto composto da più parti del corpo di qualcun'altro, era arrivato con aria timida e titubante al punto d'incontro, standosene leggermente isolato e lontano dalle altre due figure. Dato che Lille era presa di più da Kyle, non fece quasi caso al gigante, se non per lanciargli qualche occhiata veloce veloce e guardare la sua corporatura gigantesca: era impressionante come zombie, forse il più grosso che avesse mai visto. Fra sguardi rapidi e pieni di curiosità, ed attirata sia dall'uno che dall'altro figuro della missione, arrivò un contadino, quello che aveva indetto la missione, e parlò confusamente, mischiando passato e presente, ipotecando il futuro. Stava immaginandosi forse i tempi passati, di quando era un militare fiero ed orgoglioso, parlando anche di come sia buffo conoscere le persone mentre si va a prendere del vino, e convincendo anche i tre a bere un tè con lui dopo la missione: insomma, qui non parlava il vecchio, ma la vecchiaia, e questo era disconnesso come Lille...
Il vecchio contadino indicò, quindi, un'abitazione poco lontana: una casupola, come possiamo definirla?, uguale a tutte le altre case di campagna. Case di mattoni, legno e paglia, e qualche spaventapasseri che, poverino, stava morendo sotto le beccate dei corvi accecati dalla vendetta e che volevano disfarsi del protettore dei granelli; ma non c'era solo il gracchiare leggero nell'aria, ma bensì si poteva sentire, proveniente dalla casupola del contadino, dei grugniti e suoni di rottura, forse cocci o mattoncini, un gran baccano. Alzando le braccia al cielo e correndo in tondo, iniziò, impazzendo, ad urlare cose buffe ed insolite:
La fine del mondo! La fine del mondo! I maiali vogliono conquistare la Terra, vogliono conquistare la Terra! Chiamate gli uccelli arrabbiati, chiamate gli uccelli arrabbiati, chiamate gli uccelli arrabbiati! Arrrrrgh! Il destino è quel che è, non c'è spazio più per me; il destino è quel che è, non c'è spazio più.. per.. me!
Ma, resasi conto di aver fatto chissà qualche stupidata, di essersi messa in mostra senza motivo e, quindi, anche in imbarazzo, forse resasi conto grazie a quel briciolo di normalità che l'era rimasto, si fermò impalandosi, immobile, statuaria. Aveva uno sguardo assente, e non avrebbe avuto modo di guardare quelli attorno perché già stava pensando a qualche idiozia per il futuro, o forse ad un probabile combattimento con della porchetta viva; magari avrebbe avuto l'occasione di mangiarsi del prosciutto al sangue, della pancetta o direttamente il grugno. E poi magari va a finire che i maiali non ci sono nemmeno, e che è qualche altro stupido animale che grugnisce.. in ogni caso sperava di vedere qualche animale da mangiarsi. Il contadino, infine, disse precisamente di non distruggere la casa, e la zombie lo guardò come per dire "Ma va? Sono qui per le bestie, non per la tua villetta rustica alla 3 Porcellini e Lupo Cattivo", sgranando gli occhi. Indi si avviò anche lei, seguendo Kyle, che, oltretutto, sembrava un pupazzo senza vita. Altro che zombie e zombie, qui c'era Kyle!

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Note: chiari riferimenti ad Angry Birds e Frankestein Junior :sese:


Narrato
Pensato
Parlato
 
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Lardek'
view post Posted on 26/12/2011, 23:41




Come sperato, il Gigante venne ignorato dai suoi compagni d'arme, sempre meglio quello che ricevere insulti o bastonate anche, sinceramente, avrebbe preferito qualcosa di simile ad un saluto, ma era consapevole di non poter ricevere un simile privilegio: in fondo era un gesto riservato solo alle persone care o ai conoscenti e, a dirla tutta, lui nemmeno era una persona. Avvolto da quei suoi pensieri malinconici non si accorse subito dell'arrivo del committente, fino a quando questo non iniziò attaccando un interminabile discorso senza nè capo nè coda. Scricciolo, in cuor suo, si sentì sollevato quando vide che, in fondo, era stato quasi "accettato" come potenziale mercenario, non era stato visto come minaccia o come un inutile oggetto, anzi, probabilmente, per la prima volta, gli era anche stata data un briciolo di fiducia. Conseguenza di questo insolito sentimento fu un leggero risolio, simile quasi allo squittire di un topo, proveniente dalle fauci del Golem, il quale, impacciato, emise brevissimo verso di compiacimento, comportandosi come una scolaretta imbarazzata. Non fece molto caso agli ordini poichè impegnato a sopprimere ciò che di colpo aveva provato, non gli piaceva che gli altri potessero leggergli i sentimenti, nè che li evidenziassero, lo faceva sentire come se qualcuno gli puntasse costantemente un coltello alla gola e la cosa non gli piaceva affatto, anzi: lo turbava parecchio. Proprio a causa di ciò provò, goffamente, a riprendere una postura quantomeno composta, per poi precipitarsi a seguire il resto della compagnia, mantenendo però, sempre una distanza costante da loro, sentendo a tratti i deliri della ragazza, poichè o era perso nei suoi pensieri oppure si trovava ad una distanza troppo grande affinchè potesse riuscire a comprenderne appieno le parole. Si sentiva intimorito dai due, non li conosceva a fondo, e la cosa lo spaventava, inoltre avevano un'aria minacciosa, come se qualcosa di crudele si fosse impossessato di loro. Sinceramente non sapeva spiegarsi bene, ma era un po' come un sesto senso per lui, una sorta di vocina che gli diceva di non fidarsi. Come se non bastasse, poi, quel clima così... umano, quelle abitazioni, il contatto con la civiltà e la presenza di più di una persona oltre a lui lo rendevano nervoso, e questo non faceva certo bene alla sua debole psiche. Infatti, come ogni buon soggetto psicolabile, mostrò queste sue sensazioni attraverso la sua camminata incerta, i suoi passi piccoli e lenti e la sua mano sinistra che, tremolante, teneva stretto il braccio destro, quasi come cercasse di trovare tranquillità tramite sè stesso, con una sorta di auto-abbraccio. Oramai ci era abituato: in fondo nessuno avrebbe mai osato avere un contatto fisico con lui.
 
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view post Posted on 28/12/2011, 18:26
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quel che non ti uccide... POI TORNA

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I validi e caratteristici mercenari cominciarono ad andare verso la casa indicata dall'anziano, che li guardava da lontano, fiducioso.
Più si avvicinavano alla casa, e più i grugniti si facevano più chiari e distinti, così da poter distinguere almeno 4 creature all'interno della casa. Avvicinandosi, si potevano carpire anche rumori di lamiere di sottofondo, come se stessero affilando delle spade, alternati dal frantumarsi di vetri e cocci, seguiti da un grugnito-risata.
a quanto pare, gli attuali inquilini della casa non si erano accorti della visita dei mercenari, per ora-
Infatti, a un tratto una tazzina di ceramica schizzò fuori da una delle finestre laterali, frantumandone il vetro, cadendo a pochi passi dai mercenari. Un mostro simile a un orco e con dei tratti goblin, "ridendo" guardò fuori dalla finestra e vide i mercenari. La sua verde espressione rugosa e piena di cicatrici cambiò, come se stesse pregustando il sapore del combattimento che farà contro di loro, per poi emettere un grido di battaglia, che fu seguito da pochi attimi di silenzio da grugniti e fracassi, per poi essere coperto da ruggiti e altri grugniti di guerra.
Il primo Orkarash, quello che aveva avvistato i mercenari, con il manico della sua rozza spada seghettata e tagliente solo da un lato, finì di rompere la finestra, per poi saltare in giardino, l'altezza della finestra non era elevata, quindi non era un salto enorme da compiere. nello stesso tempo, un'altro arrampicandosi dall'interno della casa, sfondò il tetto portando un grosso sacco di iuta, per stabilirsi sul tetto di paglia. La porta, già malridotta, fu distrutta da un calcio, e dall'interno uscirono frettolosamente, altri due mostri.
Il primo mostro, quello uscito dalla finestra, aveva la faccia piena di tagli e ferite, come se avesse tentato di baciare un rastrello, l'occhio sinistro completamente bianco. In mano aveva una spada di circa 90cm, con un lato seghettato e tagliente in modo rozzo, nell'altra mano aveva un coltello semplice, fatto con un pezzo di legno, una corda e un dente di circa 40cm, affilato e appuntito, ottimo per infilzare. Questo indossava una semplice armatura di pelle di animale, con alcune zone lavorate male, con zone da cui uscivano ciuffi pelliccia di animale e una spalliera di metallo, ricavata da una pentola piatta martellata su due lati.
Invece il primo di quelli usciti dalla porta era più corazzato, parte della testa era coperta da una pentola rovesciata, che aveva vari buchi, per occhi naso e orecchie, il resto del corpo era coperto da uno scudo fatto da un tavolo di legno tondo e con placche di metallo dal diametro di 60cm, ma comunque facile da rompere. Nella mano destra aveva una pala dal manico di legno lungo 60cm e la punta in ferro di 30cm, con i lati e la punta smussati e resi taglienti, che utilizzava come se fosse una lancia spartana.
L’altro uscito dalla porta non era altrettanto corazzato, sulla testa aveva una cicatrice orizzontale cucita male, come se gli avessero aperto la testa. In mano aveva un grosso coltello da cucina che si passava da una mano all’altra, come un bandito che dimostra la sua bravura con la lama.
L’ultimo, sul tetto, in testa aveva uno scalpo di capelli biondi cuciti alla testa, una corazza di pelle di animale e pezzi di ferro, una spada corta nel fodero e vari utensili che aveva nel sacco come tesori... o armi da lancio.
I mercenari erano a una distanza di 5 metri dalla casa, circondata da mostri che avanzano cautamente di un metro, mentre "quello biondo" grida e si agita, come per incoraggiarli alla battaglia. Infine afferra un sacchetto aperto pieno di cocci e pezzi di vetro rotti per lanciarlo in direzione dei mercenari, in aria il sacchetto disperde pezzi di vetro in direzione dei due zombi. Un “attacco” facile da schivare dato che l’azione di lancio era lontana e ben visibile, ma in larga scala d’azione.
 
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view post Posted on 29/12/2011, 17:17
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Kyle avanzava lentamente, aggiustandosi i guanti e facendoli ben aderire, pronto a incominciare una lotta intensa. Camminava molto lentamente, con cautela, e si vide seguito dagli altri due, che non vollero superarlo, bensì mantenere il passo e la distanza. Poco gli importava, avrebbe compiuto la missione anche da solo per quello che gli interessava. Avanzarono tutti e tre fino a giungere alla dimora dell'anziano, in cui dentro vi era molta vitalità.
Ben quattro erano gli avversari che dovevano affrontare, all'apparenza degli orkarash. Kyle non sapeva molto di quella razza, ma era chiaro che prediligevano la forza fisica. Armati di spade e pugnali, erano pronti ad attaccare, come quattro piccoli orchi, ma rimanendo in difensiva. Kyle elaborò a mente una possibile idea di come il duello si sarebbe svolto: per i suoi due compagni non doveva preoccuparsi, come defunti erano fisicamente immortali, e se quei mostri non avevano conoscenze magiche allora erano apposto.
Il problema rimaneva Kyle. Era un lottatore di arti marziali, ma che sarebbe successo se i suoi avversari dimostravano più forza fisica? L'opzione migliore era agire velocemente, usare tecnica e stile, vedere di cos'erano capaci insomma. Tre di quei orkarash uscirono, uno a testa veniva da pensare subito, mentre un terzo stava sul tetto. Quest'ultimo, per l'appunto, lanciò dei cocci, diretti però verso i suoi compagni, dunque nessun interesse per lui, non era lì per proteggerli.
Kyle non volle perdere ulteriore tempo, precedendo i suoi compagni, e gettandosi all'attacco. Fece uno scatto velocissimo verso il primo degli orkarash, quello uscito dalla finestra, focalizzandolo come suo avversario primario. Gli sarebbe semplicemente andato incontro, non c'era ancora l'intenzione di attaccarlo, bensì studiarlo. Solo e unicamente se l'orkarash non commetteva azioni, avrebbe sferrato un calcio basso, diretto al ginocchio della bestia, in altro caso, avrebbe atteso l'attacco del suo avversario.

Status: Illeso
Note: Gli orkarash sono tra le bestie più aggressive del GDR per ora, e fai che attendono il primo attacco? Come già detto a Maruko, segui quelle cazzo di generalità e psicologia dei mostri se vuoi rimanere Master.
 
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Lady'
view post Posted on 30/12/2011, 17:38




«All'attacco!»



La la la!
Che bella giornata in mezzo alle campagne, magari anche un picnic con tè e pasticcini insieme ai suoi adorati compagni. No scordatevelo! Altro che picnic, ciambelline ed un tè di alta qualità: era venuta per sangue e soldi, l'unica cosa che in questi tempi voleva di più. I soldi rendevano più facili e migliori le cose, il sangue era per soddisfazione personale da zombie; e c'era anche una terza cosa che voleva: capire chi era quel dannato che l'aveva riportata in vita. Ma no, ora non era il momento più esatto per parlare di quelle cose, perché, avviandosi per la casetta da liberare dai mostri, pensava al come li avrebbe fatti fuori: la sua perversione momentanea era provare ad ucciderne almeno uno con una cosuccia che aveva imparato a fare da poco. Si trattava di magia, una specie di onda energetica pronta ad arrostire il nemico. Ma ancora non sapeva gli effetti di quella magia: poteva arrostire come poteva anche respingere, o riempire di energia il nemico e farlo esplodere. Non l'aveva mai provata su un essere vivente, ma con quel "cannone" battezzò un albero: suddetto albero, alla fine della fiera, era rimasta bruciacchiato e con un buco nella corteccia. Doveva far male, eh già. Avvicinandosi sempre di più alla casetta, grattandosi la testa, capì che ancora il nemico non li aveva individuati; i tre mercenari erano ormai a pochi metri dall'abitazione quando una tazzina di ceramica uscì dalla finestra spaccandone il vetro. Si schiantò a terra, e nel frattempo, alla finestrella, si affacciò un muso verdastro e orribile. Subito quella figura sbalzò fuori dalla finestra, atterrando davanti a loro; altri due, brutti uguale al primo, uscirono velocemente dalla porta, dopo averla frantumata. Un quarto goblin, più brutto degli altri e con dei "capelli" biondi sulla testa, stava sul tetto. Il primo, quello uscito dalla finestra, era pieno di tagli sul viso; il secondo, quello che aveva abbattuto la porta, aveva una pseudo armatura fatta con oggetti in casa e possedeva una pala da giardiniere nella mano destra; il secondo uscito dalla porta era davvero messo male: aveva una cucitura orizzontale sulla testa, ed era storta. L'ultimo, quel sul tetto, forse il capo, oltre ai finti capelli biondi aveva anche un sacco di iuta. Tutti e quattro furono esaminati dalla punta dell'orecchio fino al maleodoranti piedi da quegli occhi vuoti di Lille, che in quel momento facevano un po' paura. Il "capo" di quella banda di bruttoni iniziò ad urlare e a seminare pezzi e cocci di vetro con i due zombi, ma fu facile evitare i cocci, tranne uno che colpì in testa Lille.
Ma ti ammazzo il cane, stronzo! Grrrrrrr! Prima uccido i tuoi amichetti e poi vengo a strapparti quei capelli decolorati che ti ritrovi in testa! Aaaaargh!
L'avevano fatta arrabbiare. Anzi l'aveva, perché dopotutto fu il capo a lanciarle addosso quel coccio; povero lui, con l'intervento di Lille sarebbe diventato un evirato cantore delle chiese di Ringmont, già già. E pelato, assolutamente. Ma, dato che il "capo", al posto di combattere in prima linea con i suoi tirapiedi se ne stava al sicuro sul tetto, era giunto il momento di scaricare la rabbia contro uno di quelli, ovvero il tizio tutto in armatura, con la pentola in testa. Lille avrebbe alzato il suo braccio sinistro mentre con l'altro avrebbe sguainato la spada; subito, quello mancino si sarebbe ricoperto di roccia proveniente dalla terra doveva camminavano tutti, andando a riformattare quell'arto per trasformarlo in un cannone. Particolarità di quel cannone era l'estremità: terminava, infatti in un faccione di pietra con la bocca spalancata. Successivamente, dopo aver modificato il braccio ed estratto la spada dalla custodia al fianco, si sarebbe avvicinata molto lentamente, con cautela, al mostro in armatura, arrivandogli a circa 4m. Giunta a 4m, e se non ci fossero state complicazioni, avrebbe puntato, verso il torace più o meno, quel suo braccio mancino contro il goblin in armatura e avrebbe fatto fuoco: dalla bocca di pietra sarebbe partita un'onda energetica di tipo magico che si sarebbe diretta al bersaglio. La tecnica era nuova, ed aveva testato le sue potenzialità contro un albero. Ecco, ecco: sperava che il goblin facesse la stessa fine dell'albero.

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S. Fisico: indenne
S. Psicologico: arrabbiata
ESP: 5/7
Equipaggiamento:
CITAZIONE
Spada Non-Nobile: la vecchia spada Nobile, ormai "morta" anche lei assieme a Lille. Tale arma è lunga complessivamente 105cm: la lama, di un azzurro cinereo, misura 89cm, è larga 4cm, bipenne e termina in una punta; è perpendicolare alla guardia. La guardia è lunga 10cm e larga 6cm, è spessa 1cm, posta orizzontalmente e a cui sono saldate lama e impugnatura. L'impugnatura è un cilindro d'acciaio lungo 10cm a cui sono state applicate diverse strisce di cuoio, ormai rovinato, per renderne migliore la presa. È leggermente rovinata, ma ancora ottima per i combattimenti; è riposta in un fodero di acciaio nero al fianco di Lille.

Abilità Innata:
CITAZIONE
Earth Control: un'abilità innata risvegliatasi dopo anni e anni di "sonno" dentro al corpo morto di Lille. La ragazza non è più in grado di evocare armi, di plasmare l'acciaio, quella abilità l'ha persa ormai da anni: ora la bionda è capace di manipolare la terra e la roccia, modificare qualsiasi oggetto (fuori dalle quest e per scopi scenici, mantenendo la stessa massa dell'oggetto originale, e comunque oggetti medio-piccoli) o crearne di nuovi: Lille potrà, infatti, materializzare un cubo roccioso di 1m di lato (ben 3m cubici con cui giocare!) da poter modificare a piacimento a discrezione della sua fantasia/perversione momentanea. Tale potere sulla terra e sulle rocce è manifestabile in battaglia usando delle tecniche davvero creative e quasi sempre sadiche.

Abilità razziale:
CITAZIONE
Undead: come qualsiasi zombie, Lille è in grado di incassare attacchi fisici senza morire; avrà, però, un livello di stanchezza da 0% a 100% e, raggiunto l'apice, tutto il corpo si irrigidirà e si bloccherà, ovviamente senza morire (usando il corpo di zombie può girare la testa a 360°, staccarsi e riattaccarsi gli arti, e fare cose che i comuni mortali non potrebbero fare). I danni magici sono raddoppiati e l'elemento fuoco è letale: brucerebbe il corpo di Lille in 3 turni, lasciando solo cenere.

Tecnica usata:
CITAZIONE
Cannone Moai - Tecnica Magica Livello I - Istantanea - 2ESP
Una tecnica magica di tipo offensivo a lungo raggio. Lille richiamerà il potere che ha sulla terra per trasformare il suo braccio (da metà avambraccio in poi) in un cannone avente 65cm di lunghezza e 30cm di diametro: tale cannone termina in un viso con occhi serrati e bocca spalancata; tale bocca sarà poi l'uscita dell'onda. Quando vuole fare fuoco, entro il turno di attivazione, il cannone emetterà un'onda energetica di colore giallo con una gittata di 5m e con un diametro di 30cm; il raggio causa danni magici e scottature.

 
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Lardek'
view post Posted on 7/1/2012, 20:19




Neanche il tempo di ammirare lo stile rustico di quella catapecchia che, immediatamente, venne vandalizzata per permettere a delle bestie parassitarie di raggiungere l'uscita nei modi più inusuali, riducendo ad un numero sempre più esiguo il numero di mobilia rimasto intatto. Il gigante non si curò della pericolosità dei mostri, nè delle loro intenzioni minacciose, al contrario era parecchio incuriosito alla vista di qualcosa di nuovo: ciò che aveva davanti non erano nè umani nè bestie, bensì una sorta di via di mezzo miniaturizzata. Inoltre parevano quasi volessero comunicare qualcosa, come se tentassero di inviare un messaggio in quella loro strana lingua di gesti e grugniti, peccato solo che, causa incomprensione, non venne percepito nessun significato di senso compiuto. Scricciolo non provava assolutamente nulla nei riguardi di quei fastidiosi ometti: non gli parevano particolarmente minacciosi, ma nemmeno amichevoli, semplicemente riusciva a capire il fastidio che si poteva provare quando, mentre stai tranquillo a mettere a soqquadro una casa, un gruppo di umanoidi dall'aria superiore pensa di avere il diritto di disturbarti e cacciarti via. Insomma, poteva comprendere a grandi linee ciò che stavano provando gli orkarash. I suoi pensieri di commiserazione, però, vennero interrotti dalle grida di una di quelle bestioline, la quale, con fare scalmanato, stava gettando un numero indefinito di oggetti verso il luogo in cui la possente mole del gigantone si stagliava. Il Golem, preso dalla sua curiosità, non pensò a spostarsi e mettersi al sicuro, anzi, volle capire fino in fondo se ciò che gli stava venendo offerto era un dono o un qualche simbolo intrinseco di significato inviatogli da parte di quei nanerottoli, così rimase immobile, quasi impassibile, con lo sguardo rivolto verso il cielo. Il sole però stazionava ancora fiero nel cielo, rendendo difficile scorgere al meglio una massa informe di così piccoli rifiuti, motivo per cui Scricciolo dovette portarsi la mano sinistra sopra alla fronte, così da poter riparare tutti i suoi occhi dai pungenti raggi solari. In questo modo, finalmente, fu in grado di distinguere la moltitudine di piccoli cocci e pezzi di vetro che, data la distanza ormai prossima, lo investirono in pieno, conficcandosi nella spessa pelle che gli copriva le spalle, una leggera parte delle braccia e, ovviamente, la mano metallica con cui si copriva il cranio, la quale intercettò quei piccoli proiettili, i quali si infilarono nelle pieghe sconnesse o tra una placca e l'altra, così da lasciare illeso sia il viso che la parte più superiore della testa. Per un lungo e apparentemente interminabile attimo calò il silenzio. Probabilmente la scena si sarebbe paralizzata, mentre tutti sarebbero stati impegnati a chiedersi come un così selvaggio bestione avrebbe reagito ad una simile provocazione. In ogni caso, il Gigante, parve più preso da ciò che lo aveva investito invece di curarsi delle ferite, praticamente superficiali, subite: fissò la propria mano ricoperta di schegge e detriti di ogni genere, piegandola più e più volte, sfilando qualche pezzo di vetro da essa e controllando che tutto funzionasse al meglio. Non sentiva dolore, ma probabilmente non l'avrebbe sentito nemmeno se ne fosse stato capace: su di un corpo possente come il suo quei minuscoli cocci creavano ferite più simili ad una puntura di insetto.
-Tu vuole giocare con Scricciolo?-
Senza emettere nessun suono di sforzo, il Golem si sarebbe chinato verso il terreno, per poi conficcarci dentro le sue grosse e possenti dita, così da andare ad estirpare un vero e proprio blocco di roccia, il quale, in seguito, lanciò di rimando verso l' orkarash presente sul tetto della casa, quasi come volesse rispondere all'attacco appena subito. Le probabilità che un masso del genere colpissero l'obiettivo designato erano alte, inoltre aveva da scegliere tra ben 4 bersagli, il che rendeva leggermente più imprevedibile la scelta che avrebbe effettuato. In qualsiasi caso, però, quel suo colpo giocondo avrebbe sfondato con buone probabilità il debole tetto della costruzione, formando così un grosso buco proprio dove si trovava il piccolo tiratore. Finito di fare ciò, quasi come se il gioco fosse terminato, il gigante avrebbe ripreso a studiare la propria mano colpita, staccando una ad una ogni singola scheggia poichè ritenuta antiestetica. Non aveva niente di meglio da fare al momento e combattere non era certo tra le sue scelte principali. In fondo odiava lottare.

Stato Fisico: Lievi ferite sul braccio sinistra ed entrambe le spalle
Stato Psicologico: Assente
ESP: 5/7
Equipaggiamento:
CITAZIONE
-Wrench Nail
Quale modo migliore di omaggiare il proprio padrone se non tentando di imitarlo anche nello stile? Questo unico pezzo è più simile ad un'accozzaglia di placche di ferro unite rozzamente tra loro da viti e bulloni mal assestati che ad un'arma vera e propria ma, nonostante tutto, presenta comunque una grossa dose di pericolosità. Infatti ogni singolo dito di questo guanto metallico è ricoperto da un affilato strato di argento, il quale va a formare 5 lame (una per dito) lunghe ben 35cm ciascuna. Esse facilmente manovrabili e facilmente gestibili, potendo essere mosse dalla mano all'interno del guanto senza alcun problema, quasi come se fossero un'estensione stessa dell'arto, con la peculiarità, però, di essere in grado di squarciare la carne senza problemi o di tranciare le ossa che incontrano lungo il loro cammino. Ogni lama, inoltre, ha una forma leggermente ricurva, in modo da non perdere la presa nel caso in cui venisse affondata nelle membra di una preda. L'intera superficie del guanto, indossato sulla mano sinistra, si dilungherà sino alla metà dell'avambraccio, rendendola così utile anche per parare attacchi avversari o per eventuali colpi contundenti. Questa parte in particolare è formata da diverse lastre di metallo piegate rozzamente e saldate tra loro in modo primitivo e poco ordinato e, nonostante l'apparenza fragile, risulta una struttura particolarmente solida.

Tecniche:
CITAZIONE
-Shooting Stuff
Afferrando la prima cosa a portata di mano, Scricciolo sarà in grado di trasformare qualsiasi oggetto di piccole dimensioni in un letale proiettile, indipendentemente dalla consistenza di ciò che utilizza. Senza pensarci due volte scaglierà contro il proprio avversario una qualunque cosa nei paraggi, da una sedia, un masso o, addirittura, una persona od un' animale. Caricando il proprio braccio fin dietro la schiena imprimerà tutta la propria potenza muscolare nel lancio, facendo sì che il risultato ottenuto sia una forza tale da frantumare le ossa del bersaglio colpito, raggiunto da un corpo non meglio identificato che viaggia ad un'elevata velocità. In mancanza di materiale da afferrare, l'utilizzatore sarà in grado di staccare letteralmente dal terreno una grossa placca di materiale dalle forme più svariate, ma con volume massimo di 30cm cubici circa, in modo da non rimanere mai sguarnito di munizioni. L'oggetto lanciato percorrerà una linea retta di 5m fino al bersaglio, dopo questa distanza perderà la forza che gli era stata impressa, divenendo così, praticamente innocuo. Nel caso scagli esseri viventi con questa tecnica è come se anch'essi la subissero una volta andati a sbattere su di una superficie solida, poichè danneggiato dal possente urto ricevuto.
[Tecnica Fisica - Livello 1 - 2 ESP - Istantanea]

 
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view post Posted on 8/1/2012, 22:16
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quel che non ti uccide... POI TORNA

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Lo scontro era iniziato, le creature e i mercenari erano pronti a duellare, da lontano li osservava l'anziano agricoltore, borbottando da solo.
Kyle scattando verso il primo degli Orkarash, che vedendolo gli ringhiò contro per poi correre verso il mercenario con la schiena curva e le armi sguainate tenendole basse.. anche se solo per poco, infatti arrivato a 1,5 metri da Kyle, tenta di colpirlo con un fendente della spada dal basso verso l'alto tendente a destra, seguito da un cambio di posizione portando il pugnale fatto con il dente in avanti, tentando di accoltellare Kyle nel petto.
Nel frattempo La ragazza zombi avanzò lentamente sguainando la sua spada, ma allo stesso tempo l'Orkarash poco distante da lei, quello con il coltello da cucina e la cicatrice sulla fronte, corre verso di lei ringhiando e scuotendo la testa in modo rabbioso, per poi attaccarla con il suo coltello.
Se Lille avrebbe continuato la sua tecnica, il mostro approfittando del fianco sinistro scoperto, si sarebbe lanciato su di lei con un salto per piantargli il coltello al lato della gola, cercando anche di scagliarla a terra.
Invece se Lille non stende il braccio verso l'Orkarash corazzato, comunque il mostro si lancerà su di lei tentando di scaraventarla a terra per poi accoltellarla più volte in modo furioso.
Il grosso non morto, non sembrava reagire particolarmente a quel che lo circondava, i cocci che lo inondarono lo ferirono lievemente, in risposta a questo attacco, staccò un pezzo di terreno per scagliarlo contro il mostro sulla casa dai capelli biondi, l'essere si vide arrivare contro il macigno senza possibilità di fuga, essendo su un ripido tetto, quindi venne colpito scomparendo sotto il macigno che entrò nella abitazione sfondando il tetto. Mentre lo faceva, l'Orkarash corazzato avanzava verso di lui velocemente, coprendosi con lo scudo fino ad arrivare a un metro e mezzo da Scricciolo, dopodiché tentò di colpire lo zombi prima con lo scudo, sfruttando la sua forza fisica, cercando di sbilanciare l'essere enorme, per poi colpirlo con la punta della sua pala all'altezza del torace.

_____________________

CITAZIONE
1° Orkarash (della finestra)
Fisico: Indenne
Psicologico: Rabbioso
ESP: 4
Equipaggiamento
-Spada 90cm seghettata
-Pugnale 40cm dente di bestia
Abilità
-Forza Fisica +5%
Tecniche
/

CITAZIONE
2° Orkarash (cicatrice sulla fronte)
Fisico: Indenne
Psicologico: Molto Rabbioso
ESP: 2/4
Equipaggiamento
-Coltello da cucina 35cm
Abilità
-Forza fisica +5% (+10%)
Tecniche
-Forza- Potenziamento forza fisica +10%.
[Tecnica Fisica - Passiva - Livello 1 - 2ESP - 3 Turni]

CITAZIONE
3° Orkarash (corazzato)
Fisico: Indenne
Psicologico: Molto Rabbioso
ESP: 2/4
Equipaggiamento
-Pala 90 cm con bastone 60cm e punta in ferro tagliente di 30cm
-Scudo tavolino diametro 60cm
Abilità
-Forza fisica +5% (+10%)
Tecniche
-Forza- Potenziamento forza fisica +10%.
[Tecnica Fisica - Passiva - Livello 1 - 2ESP - 3 Turni]

CITAZIONE
4° Orkarash (Biondo)
Fisico: danni da schiacciamento e caduta
Psicologico: Infuriato
ESP: 4/4
Equipaggiamento
-Spada corta 90cm
Abilità
-Forza fisica +5%
Tecniche
/

 
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view post Posted on 9/1/2012, 10:01
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Kyle si era gettato subito verso il nemico, rimanendo però cauto e attento a qualsiasi sua azione. Sapeva che le probabilità di attaccare per primo erano basse, infatti fu l'orkarash a muoversi e agire offensivamente per primo. Senza nemmeno attendere l'arrivo di Kyle, quest'ultimo si avvicinò molto velocemente, bruciando più velocemente le distanze che li separava. Il ragazzo bendato frenò di colpo, e dovette reagire istintivamente e velocemente, nulla di difficile per un lottatore di arti marziali ben addestrato.
Mentre l'orkarash preparava il fendente, il ragazzo apriva la mano e alzava il braccio, deciso a sferrare un colpo di karate sul collo. I due attacchi sarebbero avvenuti pressoché in contemporanea, e il servo sperava che quel colpo potesse bastare a spezzargli il collo a dovere, sempre se non disponeva di una resistenza maggiore. Ciò che sapeva però, era che disponeva di una notevole forza, infatti il colpo non poté bloccarlo rimanendo immobile, ma fu spostato. Non subì alcun danno, anzi, nemmeno i vestiti che portava furono lacerati, sembrava un uomo fatto d'acciaio in quel momento.
La forza della spada, unita alla sua inclinazione corporea verso di essa, fecero sì che Kyle cadesse lateralmente oltre la spada. Il ragazzo iniziò la caduta, e all'ultimo poggiò con la mano libera e l'avambraccio con cui attaccò, e fece una piccolissima capriola. Ripreso assesto dell'equilibrio, non si alzò, ma rimase in posizione chinata, già pronto per la sua seconda azione offensiva. Qualsiasi sarebbe stato l'esito del primo attacco, se riusciva a spezzargli il collo, o se riusciva a procurargli un danno, oppure veniva annullato, era sempre meglio assicurarsi la vittoria.
Quindi, in un lasso di tempo veloce dal momento che ha ripreso l'equilibrio, avrebbe sferrato una falciata allungando la gamba e ruotando sul piede opposto. Mirava a prenderlo dietro il ginocchio, parte molto sensibile e meno resistente di tutto l'arto. Oltre a provocargli un danno, vi erano i tendini, il che poteva compromettere eventuali movimenti se il colpo andava a segno e riusciva perfettamente.
Non soddisfatto, avrebbe concluso la combinazione in base allo svolgimento dei fatti: se l'ultimo colpo riusciva, facendolo cadere, Kyle si sarebbe rialzato, e con un possente calcio mirare alla guancia. Questo colpo, nel caso il primo fosse andato a segno e non gli avesse spezzato il collo, poteva concludere il tutto e facilitarne la rottura, dato che la nuca avrebbe fatto un movimento rapido. Se invece l'orkarash era ancora vivo dopo il colpo al collo, e la falciata non lo faceva cadere, il giovane sarebbe rimasto chino. Avrebbe semplicemente ritirato la gamba verso il petto, per poi eseguire una calpestata con il tacco della scarpa, sempre mirando al ginocchio e indebolendolo ulteriormente, se non addirittura romperlo.


Status: Illeso
Abilità
CITAZIONE
~Judgment- L'equipaggiamento di Joseph consiste in un essere umano, e non dispone di qualcosa di concreto e materiale utilizzabile per recare un serio danno. Kyle inoltre, seppur un'arma, risulta mortale, capace solo di provocare ferite da contusione, e può facilmente ferirsi. Per far fronte a questo, Kyle può evocare sulle mani dei guanti metallici, nascosti da quelli neri da maggiordomo. Questi guanti gli permette di disporre di una seconda arma, che provoca lievemente qualche danno in più della mano nuda, e può proteggere da colpi normali le sue mani.

Tecniche
CITAZIONE
~Anima d'Acciaio- Concentrando l'energia spirituale in tutto il proprio corpo, Kyle è capace di renderlo come un'armatura invisibile. La sua pelle sembrerà d'acciaio, dato che i colpi fisici di potenza equa o inferiore non gli recheranno danno. Ciò vale anche per gli indumenti, che rimarranno intatti, qualsiasi cosa accada o subisca.
[Tecnica Fisica - Livello 1 - 2ESP - 3 Turni]

ESP: 4/7
 
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Lady'
view post Posted on 11/1/2012, 21:58




«Due contro uno. Favolizioso!»




Lo avrebbe fatto fuori. Lo avrebbe ammazzato. Già pianificava a delle torture post morte da fare contro quei.. quei cosi mostruosi, quei ridicoli scherzi della natura. Che Satana li abbia in gloria, perché dopotutto Dio non li avrebbe accettati fra le sue schiere; e, se per questo, né Mister Zolfo né Toga Bianca avevano accettato Lille: uno non l'aveva accolta in Paradiso e l'aveva spedita all'Inferno; l'altro, arrivata all'Inferno, la rifiutò e la rispedì al piano di sopra, con l'aiutino di un negromante. Idioti, tutti e tre! E si era anche accorta che questa semplice e banale storiella la stava facendo diventare pazza, o forse lo era già, e stava diventando particolarmente ripetitiva e paranoica: sempre lì, quando aveva tempo, a farsi seghe mentali sul fatto di essere tornata in vita, e magari di vole riconquistarsi un po' di onore, dignità e gloria. Dopotutto "anche un randagio ha la propria dignità"; dove l'aveva sentita quella frase? I ricordi erano un po' confusi, ma era uscita dalle labbra di qualche suo commilitone del governo, dieci anni or sono. Beh, per lei passarono come cinque minuti dato che aveva dormito tutto il tempo, e non si era nemmeno goduta questi ultimi anni: rivoluzioni, spargimenti di sangue, ribellioni, missioni, giornate con gli amici.. tutto spazzato via. Che amarezza, che scempio per lei. Ecco, ecco, si riprestava a cedere di nuovo ai ricordi e alle emozioni. No! Quella Lille non doveva più esistere! Diamine, cedere ai propri sentimenti era una cosa così dolce e tenera che quasi si faceva venire il diabete da sola, e non stava scherzando; sarebbe stata una convivenza difficile con quello che voleva essere e con quello che veramente era. Difficile, tutto qui. Ma avrebbe avuto un'eternità, se non di più, per sciogliere i nodi e gli intrighi che in quei tempi abitavano la testa ammaccata della zombie; e parte il fatto che sarebbe dovuta andare dal parrucchiere un giorno, magari facendosi fare il taglio, ucciderlo e mangiarsi il cervello. Ma doveva stare in forma, dopotutto aveva poltrito per tutti quegli anni che il suo sedere sembrava un dirigibile; ma questo sarebbe accaduto se fosse stata ancora umana. Bene o male lo status di zombie le permetteva di fregarsene altamente di questi problemi di diete, extra bibitoni senza grassi né zuccheri e insalate scondite con qualche povero e timido pomodorino rosso. Bah, al diavolo. Roba da top model, e lei non lo era. Piuttosto, lei era meglio di una top model: combatteva, tirava di spada, schiaffeggiava, mutilava, beveva sangue e altre cose che gli zombie fanno ma non ti vengono a raccontare; questa era vita, questo era quello che voleva adesso. E, a proposito di combattimenti, era giusto giusto nel bel mezzo di uno grosso e, forse, anche importante. Anzi no, niente forse, era importante; c'era la paga e quindi pranzo e cena con quel combattimento. Doveva farcela, già. Ed era finita contro un goblin in armatura casereccia: gli aveva puntato il braccio mancino contro e, trasformato suddetto arto in un cannone a base di roccia, gli aveva anche sparato addosso per tentare di eliminarlo; ma, come si suol dire, c'è gente davvero impiccioni in questo cazzuto mondo. Forse per proteggere il suo amichetto, forse perché era un ficcanaso vigliacco, un secondo orkarash, quello col coltello da cucina, stava per assaltare la zombie sul lato scoperto. Effettivamente le cose stavano andando male. Ma non vi preoccupate, si era fatta battere una volta, e dal suo compagno di quel giorno, ma oggi non avrebbe collezionato una seconda sconfitta; no, oggi avrebbe fatto il culo rosso anche al secondo goblin se fosse stato necessario. Ed era necessario perché stava correndo contro Lille. Mantenendo la calma, seppur bestemmiando e imprecando mentalmente, continuò il suo attacco contro il goblin corazzato, e, quindi, facendo avanzare tranquillamente quello col coltello da cucina.
Bastardelli. C'è qualcosa anche per te..
Mantenendo puntato il braccio mancino-cannone contro l'orkarash corazzato e, quindi, senza interrompere l'attacco, ecco che Lille, col braccio destro, lasciò cadere la sua spada ai suoi piedi e, incrociando il braccio destro sopra a quello sinistro, mantenendo il mancino sull'obiettivo e posizionando l'altro contro quello col coltello da cucina, avrebbe sparato ad entrambi: quello corazzato si meritava l'attacco col cannone, mente il secondo, col coltello da cucina, si sarebbe preso un bel proiettile nello stomaco. Allorché si ritrovava in una posizione un po' contorta e mal pensata, avendo le braccia incrociate ma il mancino dritto avanti a sé, per colpire il mostro corazzato, mentre il destro poggiato sopra al mancino e in direzione ovest (ovvero sinistra) per colpire l'altro orkarash impiccione; e avrebbe fatto fuoco contro il goblin ficcanaso quando quest'ultimo si fosse trovato a quattro metri da Lille. Ok che "because two is better than one" ma che due palle eh!

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Status fisico: indenne
Status psicologico: arrabbiata
ESP: 3/7
Equipaggiamento:
CITAZIONE
Spada Non-Nobile: la vecchia spada Nobile, ormai "morta" anche lei assieme a Lille. Tale arma è lunga complessivamente 105cm: la lama, di un azzurro cinereo, misura 89cm, è larga 4cm, bipenne e termina in una punta; è perpendicolare alla guardia. La guardia è lunga 10cm e larga 6cm, è spessa 1cm, posta orizzontalmente e a cui sono saldate lama e impugnatura. L'impugnatura è un cilindro d'acciaio lungo 10cm a cui sono state applicate diverse strisce di cuoio, ormai rovinato, per renderne migliore la presa. È leggermente rovinata, ma ancora ottima per i combattimenti; è riposta in un fodero di acciaio nero al fianco di Lille.

Abilità Innata:
CITAZIONE
Earth Control: un'abilità innata risvegliatasi dopo anni e anni di "sonno" dentro al corpo morto di Lille. La ragazza non è più in grado di evocare armi, di plasmare l'acciaio, quella abilità l'ha persa ormai da anni: ora la bionda è capace di manipolare la terra e la roccia, modificare qualsiasi oggetto (fuori dalle quest e per scopi scenici, mantenendo la stessa massa dell'oggetto originale, e comunque oggetti medio-piccoli) o crearne di nuovi: Lille potrà, infatti, materializzare un cubo roccioso di 1m di lato (ben 3m cubici con cui giocare!) da poter modificare a piacimento a discrezione della sua fantasia/perversione momentanea. Tale potere sulla terra e sulle rocce è manifestabile in battaglia usando delle tecniche davvero creative e quasi sempre sadiche.

Abilità razziale:
CITAZIONE
Undead: come qualsiasi zombie, Lille è in grado di incassare attacchi fisici senza morire; avrà, però, un livello di stanchezza da 0% a 100% e, raggiunto l'apice, tutto il corpo si irrigidirà e si bloccherà, ovviamente senza morire (usando il corpo di zombie può girare la testa a 360°, staccarsi e riattaccarsi gli arti, e fare cose che i comuni mortali non potrebbero fare). I danni magici sono raddoppiati e l'elemento fuoco è letale: brucerebbe il corpo di Lille in 3 turni, lasciando solo cenere.

Tecnica usata:
CITAZIONE
Cannone Moai - Tecnica Magica Livello I - Istantanea - 2ESP
Una tecnica magica di tipo offensivo a lungo raggio. Lille richiamerà il potere che ha sulla terra per trasformare il suo braccio (da metà avambraccio in poi) in un cannone avente 65cm di lunghezza e 30cm di diametro: tale cannone termina in un viso con occhi serrati e bocca spalancata; tale bocca sarà poi l'uscita dell'onda. Quando vuole fare fuoco, entro il turno di attivazione, il cannone emetterà un'onda energetica di colore giallo con una gittata di 5m e con un diametro di 30cm; il raggio causa danni magici e scottature.

CITAZIONE
Shot! - Tecnica Fisica Livello I - Istantanea - 2ESP
Una delle sue tecniche preferite e che aveva già quando era viva. Consiste nel creare della terra nel proprio corpo e concentrarlo in una delle due mani: dopo aver puntato la mano scelta verso il nemico, Lille farà fuoco sparando 1 proiettile di roccia (con un diametro di 0.5cm ed una lunghezza di 1.2cm) perforante avente una gittata massima di 5m.

Note: allora, vi spiego il post un po' contorto xD
Lille continua la sua azione iniziata nel post precedente, ovvero utilizzare il Cannone Moai contro l'orkarash corazzato (quindi gli esp non li ho detratti per il C.M., ma per Shot!); nello stesso tempo, come ha descritto Deregard, un secondo orkarash, col coltello da cucina, vuole assaltare Lille. Ecco, allora, che la zombie, col Cannone Moai attacca il tipo corazzato come detto nel post precedente, mentre con Shot!, lasciando cadere la spada, mira all'altro orchetto. Comunque le tecniche avvengono più o meno nello stesso tempo, forse con la differenza di qualche secondo..
Se non reputate tale mossa fattibile, beh non ho un avvocato mio quindi mi sa che mi becco un'infrazione, oppure mi dato un avvocato d'ufficio xD
@Seppy: tu dovresti avere 5ESP su 7ESP, xD!
 
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Lardek'
view post Posted on 17/1/2012, 02:05




Il gioco, per l'orchetto, si rilevò più pericoloso del previsto, infatti venne colpito in pieno, finendo spiaccicato sotto un grosso blocco di terra, andando a sfondare il tetto e cadendo rovinosamente sul duro pavimento. Difficilmente era sopravvissuto. Ma, in fondo, questo a scricciolo poco importava: era più interessato a sistemare il suo look, come se una mostruosità si dovesse preoccupare di apparire ordinata e di bell'aspetto. Nonostante non avesse apparentemente intenzioni minacciose nè paresse intenzionato a muovere un dito per aiutare i suoi compagni, un' altra di quelle piccole creature decise di caricarlo, tentando di colpirlo violentemente con il proprio scudo. Scricciolo, impaurito, emise uno strano verso, simile ad una sorta di guaito, ma da una tonalità molto più profonda, quasi spaventosa, mentre, in modo impacciato, portava il braccio libero teso davanti a sè in modo trasversale, quasi come volesse parare il colpo che stava per ricevere. Istintivamente, in una simile situazione, il suo organismo agì di conseguenza, manipolando la struttura del braccio in questione, rendendolo più pericoloso di quanto già non fosse: con un sonoro strappo la pelle del suo avambraccio si squarciò, come se spinta da qualcosa proveniente da sotto la carne, mentre una fila di ossa si fece strada attraverso il tessuto, assottigliandosi e prendendo istantaneamente la forma di una lunga lama che andò a coprire il braccio del suo possessore. La paura e l'improvvisa sorpresa però resero impossibile al gigante un degno controattacco, infatti, a sua malgrado, si limitò ad anteporre il grosso braccio fra sè ed il nemico, quasi come un inconscio gesto di protettivo, sperando che fosse bastato semplicemente quello. Sfortunatamente, però, l'orkarash, nonostante la sua piccola stazza, era più forte di quello che appariva. Quando il suo debole e sgangherato scudo di legno cozzò contro la lama appena creatasi non arrestò violentemente la sua corsa come ci si sarebbe aspettati, bensì continuò imperterrito, anche se, probabilmente, data la potenza con cui si era andato a schiantare contro una solida superficie tagliente, si sarebbe frantumato, divenendo inutilizzabile. Il colpo fu improvviso e più potente del previsto, Scricciolo si trovò con il proprio braccio che gli sbattè violentemente contro la cassa toracica, mentre, a causa del contraccolpo, il suo baricentro venne spostato più indietro, dovendo così portare indietro la propria gamba destra per bilanciare il peso, mentre, con il braccio corazzato, tentava di riprendere l'equilibrio agitandolo nell'aria come fosse una sorta di ala. Facendo così, però, non si rese minimamente conto di rimanere scoperto e, in quel momento fatale, il nemico volle approfittare dell'occasione per sferrargli un affondo con uno strano oggetto accuminato, probabilmente una pala, con un' estremità appuntita, niente di particolarmente pericoloso o affilato, ma comunque pericoloso. La strana arma lo perforò direttamente in prossimità dell'addome, esattamente poco sotto le costole, conficcandosi per qualche centimetro nella carne, ma non proseguendo molto a causa della sua rozza composizione. Una ferita del genere avrebbe fatto accasciare a terra qualsiasi creatura, anche tra le più imponenti, ma non un mostro. No, un mostro era invincibile, altrimenti non avrebbe potuto perseguitare un umano per l'eternità nei suoi peggior incubi. In quell'istante il Golem cambiò improvvisamente, assumendo un carattere degno del suo aspetto: imperscrutabile fissò dritto negli occhi l'orchetto che gli stava davanti, quasi come volesse fargli capire che non era certo tipo da morire per una cosa del genere. Approfittando dell'imprevisto che aveva creato avrebbe fatto scattare la propria gigantesca manona artigliata per avvolgerla intorno al viso del nemico che aveva davanti, ancora intento a tenere una vanga nel suo addome, stringendo con forza intorno al suo cranio, in modo da garantirsi una presa sicura e far sì che le protuberanze artigliate si conficcassero per bene nelle carni di lui e in quelle ridicole e fragili protezioni che indossava. l'avrebbe schiacciato, l'avrebbe spremuto, come un pomodoro, cosa non troppo difficile, dato che il suo arto gli avvolgeva completamente quella piccola testolina. Fatto ciò avrebbe sollevato quell'insulso e microscopico peso da terra, tenendolo distante da sè per tutta la lunghezza del braccio con cui lo sosteneva, in modo da limitargli i movimenti e le possibilità di spostamento. Infine, dopo averlo allontanato così da toglierlo a portata di di un eventuale attacco di scudo (se fosse rimasto integro) avrebbe utilizzato l'altro braccio (quello con la lama), per colpire con un taglio verticale, dall'alto verso l'alto, il braccio nemico in prossimità della parte interna del gomito, la quale sarebbe dovuta essere più tenera e scoperta, in modo da mutilarlo e far sì che non potesse più sostenere quell'insulsa arma che possedeva. Per eseguire il colpo, il gigante avrebbe utilizzato la parte di lama che proseguiva oltre la sua mano, in modo da aver ancor più precisione e, nel caso non avesse staccato quel pezzo di carne al primo colpo, avrebbe utilizzato i dentini aguzzi su di esso posti come una sorta di sega, muovendo la propria lama avanti e indietro, fino a troncare anche l'osso di quelal fastidiosa creatura. Il buono omaccione impaurito si era trasformato per un attimo in qualcosa di mostruoso. Per un piccolo e brevissimo istante fu veramente sè stesso. Fu davvero un esperimento riuscito.


Stato Fisico: Lievi ferite sul braccio sinistra ed entrambe le spalle, Ferita mediamente profonda all'addome, incrinatura all'osso dell'avambraccio
Stato Psicologico: Brutale
ESP: 5/7
Equipaggiamento:
CITAZIONE
-Wrench Nail
Quale modo migliore di omaggiare il proprio padrone se non tentando di imitarlo anche nello stile? Questo unico pezzo è più simile ad un'accozzaglia di placche di ferro unite rozzamente tra loro da viti e bulloni mal assestati che ad un'arma vera e propria ma, nonostante tutto, presenta comunque una grossa dose di pericolosità. Infatti ogni singolo dito di questo guanto metallico è ricoperto da un affilato strato di argento, il quale va a formare 5 lame (una per dito) lunghe ben 35cm ciascuna. Esse facilmente manovrabili e facilmente gestibili, potendo essere mosse dalla mano all'interno del guanto senza alcun problema, quasi come se fossero un'estensione stessa dell'arto, con la peculiarità, però, di essere in grado di squarciare la carne senza problemi o di tranciare le ossa che incontrano lungo il loro cammino. Ogni lama, inoltre, ha una forma leggermente ricurva, in modo da non perdere la presa nel caso in cui venisse affondata nelle membra di una preda. L'intera superficie del guanto, indossato sulla mano sinistra, si dilungherà sino alla metà dell'avambraccio, rendendola così utile anche per parare attacchi avversari o per eventuali colpi contundenti. Questa parte in particolare è formata da diverse lastre di metallo piegate rozzamente e saldate tra loro in modo primitivo e poco ordinato e, nonostante l'apparenza fragile, risulta una struttura particolarmente solida.

Abilità:
CITAZIONE
-Bio-Blade
In qualsiasi momento, durante un combattimento o meno, Scricciolo avrà la possibiltà di avvalersi di un'arma aggiuntiva, la quale viene generata dal suo organismo tramite un' innaturale spasmo muscolare che provoca lo squarcio del tessuto epidermito nella zona dell'avambraccio. Le osse presenti nell'arto, infatti, si appiattiscono, distruggendosi e riparandosi ad una velocità sorprendente, espandendosi verso l'esterno, facendosi strada tra la carne fino a raggiungere la parte esterna del corpo. Esse nel giro di una manciata di secondi andranno a formare una struttura lamellata simile ad una lama di una spada, la quale sarà direttamente collegata all'organismo del proprietario. Questa lama ha una lunghezza complessiva pari a 1,50, con una struttura a mezzaluna avente la parte affilata diretta verso l'esterno, dotata di punta da entrambi i lati. L'arma in questione ricoprirà tutto l'avambraccio più metà del bicipite stesso, proteggendolo quindi da eventuali attacchi, in caso di braccio completamente disteso, mentre l'altra estremità si prolungherà oltre la mano per una lunghezza di 60cm. Su questa ultima porzione in particolare, sulla parte opposta al filo della lama, saranno posti numerosi piccoli denti dalla lunghezza di 4cm ognuno, con lo scopo di rendere difficile estrarla dalla carne, una volta colpita la preda. Il vantaggio di una simile arma sta nel fatto che essa seguirà perfettamente i movimenti del braccio del suo possessore, poichè attaccato ad esso, oltre che lasciargli la mano perfettamente libera, capace di afferare qualsiasi cosa.

 
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34 replies since 20/12/2011, 20:26   2325 views
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