| Lardek' |
| | Il gioco, per l'orchetto, si rilevò più pericoloso del previsto, infatti venne colpito in pieno, finendo spiaccicato sotto un grosso blocco di terra, andando a sfondare il tetto e cadendo rovinosamente sul duro pavimento. Difficilmente era sopravvissuto. Ma, in fondo, questo a scricciolo poco importava: era più interessato a sistemare il suo look, come se una mostruosità si dovesse preoccupare di apparire ordinata e di bell'aspetto. Nonostante non avesse apparentemente intenzioni minacciose nè paresse intenzionato a muovere un dito per aiutare i suoi compagni, un' altra di quelle piccole creature decise di caricarlo, tentando di colpirlo violentemente con il proprio scudo. Scricciolo, impaurito, emise uno strano verso, simile ad una sorta di guaito, ma da una tonalità molto più profonda, quasi spaventosa, mentre, in modo impacciato, portava il braccio libero teso davanti a sè in modo trasversale, quasi come volesse parare il colpo che stava per ricevere. Istintivamente, in una simile situazione, il suo organismo agì di conseguenza, manipolando la struttura del braccio in questione, rendendolo più pericoloso di quanto già non fosse: con un sonoro strappo la pelle del suo avambraccio si squarciò, come se spinta da qualcosa proveniente da sotto la carne, mentre una fila di ossa si fece strada attraverso il tessuto, assottigliandosi e prendendo istantaneamente la forma di una lunga lama che andò a coprire il braccio del suo possessore. La paura e l'improvvisa sorpresa però resero impossibile al gigante un degno controattacco, infatti, a sua malgrado, si limitò ad anteporre il grosso braccio fra sè ed il nemico, quasi come un inconscio gesto di protettivo, sperando che fosse bastato semplicemente quello. Sfortunatamente, però, l'orkarash, nonostante la sua piccola stazza, era più forte di quello che appariva. Quando il suo debole e sgangherato scudo di legno cozzò contro la lama appena creatasi non arrestò violentemente la sua corsa come ci si sarebbe aspettati, bensì continuò imperterrito, anche se, probabilmente, data la potenza con cui si era andato a schiantare contro una solida superficie tagliente, si sarebbe frantumato, divenendo inutilizzabile. Il colpo fu improvviso e più potente del previsto, Scricciolo si trovò con il proprio braccio che gli sbattè violentemente contro la cassa toracica, mentre, a causa del contraccolpo, il suo baricentro venne spostato più indietro, dovendo così portare indietro la propria gamba destra per bilanciare il peso, mentre, con il braccio corazzato, tentava di riprendere l'equilibrio agitandolo nell'aria come fosse una sorta di ala. Facendo così, però, non si rese minimamente conto di rimanere scoperto e, in quel momento fatale, il nemico volle approfittare dell'occasione per sferrargli un affondo con uno strano oggetto accuminato, probabilmente una pala, con un' estremità appuntita, niente di particolarmente pericoloso o affilato, ma comunque pericoloso. La strana arma lo perforò direttamente in prossimità dell'addome, esattamente poco sotto le costole, conficcandosi per qualche centimetro nella carne, ma non proseguendo molto a causa della sua rozza composizione. Una ferita del genere avrebbe fatto accasciare a terra qualsiasi creatura, anche tra le più imponenti, ma non un mostro. No, un mostro era invincibile, altrimenti non avrebbe potuto perseguitare un umano per l'eternità nei suoi peggior incubi. In quell'istante il Golem cambiò improvvisamente, assumendo un carattere degno del suo aspetto: imperscrutabile fissò dritto negli occhi l'orchetto che gli stava davanti, quasi come volesse fargli capire che non era certo tipo da morire per una cosa del genere. Approfittando dell'imprevisto che aveva creato avrebbe fatto scattare la propria gigantesca manona artigliata per avvolgerla intorno al viso del nemico che aveva davanti, ancora intento a tenere una vanga nel suo addome, stringendo con forza intorno al suo cranio, in modo da garantirsi una presa sicura e far sì che le protuberanze artigliate si conficcassero per bene nelle carni di lui e in quelle ridicole e fragili protezioni che indossava. l'avrebbe schiacciato, l'avrebbe spremuto, come un pomodoro, cosa non troppo difficile, dato che il suo arto gli avvolgeva completamente quella piccola testolina. Fatto ciò avrebbe sollevato quell'insulso e microscopico peso da terra, tenendolo distante da sè per tutta la lunghezza del braccio con cui lo sosteneva, in modo da limitargli i movimenti e le possibilità di spostamento. Infine, dopo averlo allontanato così da toglierlo a portata di di un eventuale attacco di scudo (se fosse rimasto integro) avrebbe utilizzato l'altro braccio (quello con la lama), per colpire con un taglio verticale, dall'alto verso l'alto, il braccio nemico in prossimità della parte interna del gomito, la quale sarebbe dovuta essere più tenera e scoperta, in modo da mutilarlo e far sì che non potesse più sostenere quell'insulsa arma che possedeva. Per eseguire il colpo, il gigante avrebbe utilizzato la parte di lama che proseguiva oltre la sua mano, in modo da aver ancor più precisione e, nel caso non avesse staccato quel pezzo di carne al primo colpo, avrebbe utilizzato i dentini aguzzi su di esso posti come una sorta di sega, muovendo la propria lama avanti e indietro, fino a troncare anche l'osso di quelal fastidiosa creatura. Il buono omaccione impaurito si era trasformato per un attimo in qualcosa di mostruoso. Per un piccolo e brevissimo istante fu veramente sè stesso. Fu davvero un esperimento riuscito. Stato Fisico: Lievi ferite sul braccio sinistra ed entrambe le spalle, Ferita mediamente profonda all'addome, incrinatura all'osso dell'avambraccio Stato Psicologico: Brutale ESP: 5/7 Equipaggiamento:CITAZIONE -Wrench Nail Quale modo migliore di omaggiare il proprio padrone se non tentando di imitarlo anche nello stile? Questo unico pezzo è più simile ad un'accozzaglia di placche di ferro unite rozzamente tra loro da viti e bulloni mal assestati che ad un'arma vera e propria ma, nonostante tutto, presenta comunque una grossa dose di pericolosità. Infatti ogni singolo dito di questo guanto metallico è ricoperto da un affilato strato di argento, il quale va a formare 5 lame (una per dito) lunghe ben 35cm ciascuna. Esse facilmente manovrabili e facilmente gestibili, potendo essere mosse dalla mano all'interno del guanto senza alcun problema, quasi come se fossero un'estensione stessa dell'arto, con la peculiarità, però, di essere in grado di squarciare la carne senza problemi o di tranciare le ossa che incontrano lungo il loro cammino. Ogni lama, inoltre, ha una forma leggermente ricurva, in modo da non perdere la presa nel caso in cui venisse affondata nelle membra di una preda. L'intera superficie del guanto, indossato sulla mano sinistra, si dilungherà sino alla metà dell'avambraccio, rendendola così utile anche per parare attacchi avversari o per eventuali colpi contundenti. Questa parte in particolare è formata da diverse lastre di metallo piegate rozzamente e saldate tra loro in modo primitivo e poco ordinato e, nonostante l'apparenza fragile, risulta una struttura particolarmente solida. Abilità:CITAZIONE -Bio-Blade In qualsiasi momento, durante un combattimento o meno, Scricciolo avrà la possibiltà di avvalersi di un'arma aggiuntiva, la quale viene generata dal suo organismo tramite un' innaturale spasmo muscolare che provoca lo squarcio del tessuto epidermito nella zona dell'avambraccio. Le osse presenti nell'arto, infatti, si appiattiscono, distruggendosi e riparandosi ad una velocità sorprendente, espandendosi verso l'esterno, facendosi strada tra la carne fino a raggiungere la parte esterna del corpo. Esse nel giro di una manciata di secondi andranno a formare una struttura lamellata simile ad una lama di una spada, la quale sarà direttamente collegata all'organismo del proprietario. Questa lama ha una lunghezza complessiva pari a 1,50, con una struttura a mezzaluna avente la parte affilata diretta verso l'esterno, dotata di punta da entrambi i lati. L'arma in questione ricoprirà tutto l'avambraccio più metà del bicipite stesso, proteggendolo quindi da eventuali attacchi, in caso di braccio completamente disteso, mentre l'altra estremità si prolungherà oltre la mano per una lunghezza di 60cm. Su questa ultima porzione in particolare, sulla parte opposta al filo della lama, saranno posti numerosi piccoli denti dalla lunghezza di 4cm ognuno, con lo scopo di rendere difficile estrarla dalla carne, una volta colpita la preda. Il vantaggio di una simile arma sta nel fatto che essa seguirà perfettamente i movimenti del braccio del suo possessore, poichè attaccato ad esso, oltre che lasciargli la mano perfettamente libera, capace di afferare qualsiasi cosa.
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