Inseguendo un corvo nero

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Xx_Ultima_Angelo_xX
view post Posted on 19/12/2011, 23:06




<<Piume di Corvo?
Che vai cercando,
Piccolo Halfling,
in mezzo a una steppa di morti?>>


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"E dai! Fermati!", la vocina che spuntava da dietro un cumulo di ossa e sterpaglie sembrava correre all' impazzata, inseguendo qualcosa di troppo veloce.
"Dai bell' uccellino, fermati! Voglio solo una piuma! Fermo dai!" la vocina, sempre più ansimante, si fermò, il cuoricino del bambino, volava come le ali del grosso corvo che aveva inseguito fino a quel momento, nel vano tentativo, di staccar lui una di quelle sue lucenti piume nere, che sotto il sole dell' alba, apparivano brillanti e piene di riflessi dai mille colori, così da risvegliare nel piccolo piedilesti, il desiderio di poter possedere una di quelle lucenti piume e farci qualcosa di bello.
E invece eccola lì, quella preda sfuggevole e veloce, che trovava un posto adagiato sul ramo di un albero mezzo morto, dal tronco annerito da chissà quale antico incendio, che mai più si era ripreso.
Per chiunque altro, per raggiungere quel ramo, avrebbe solo dovuto compiere un piccolo balzo e afferrare con precisione e rapidità, una delle zampe giallastre del volatile, che invece gracchiava forte e libero sul ramo, conscio che l' halfling, Reks O' Rogue, non lo avrebbe mai potuto raggiungere, per colpa dei suoi scarsi un metro e dieci d' altezza.
Il bambino, poggiandosi le mani sulle ginocchia leggermente flesse, col capo chinato in giù, tentando di riprendere il normale controllo respiratorio, maledisse mille volte il corvaccio pestifero, che non la smetteva di gracchiare, con un suono che ricordava una fragorosa risata derisoria.
La Manolesta alzò lo sguardo furibondo e carino, sulla bestiola, furioso di non poterla raggiungere in alcun modo e gridando con foga la sua frustrazione.
Tentò un leggero balzo, con la sola forza della disperazione, tentando di raggiungere l' improvvisato trespolo del suo rivale, che però fu vano e non fece altro che far volare via l' animale, che volò in alto, tra le cupe nubi che giungevano da nord nella tiepida nebbiolina del mattino.
Il piccoletto emise un forte urlo di pura rabbia, vedendo il puntino che poco prima era la sua preda, volare nel cielo che si svegliava del suo colore, e incrociando le braccia, con espressione torva, continuò a fissare il puntino, finché non scomparve completamente alla sua vista, per poi guardassi intorno, con aria persa.
Le Savage Land, il territorio che il piccoletto stava esplorando in cerca di qualche tesoro lasciato indietro da qualche razziatore o errante che aveva trovato la morte in quel luogo, appariva come una fossa comune nel bel mezzo di un campo sterile.
Grosse pozze di sangue avevano più volte attirato l' attenzione dell' halfling, che però, oltre a quello, non aveva trovato niente di rilevante fino all' apparizione del corvo dal piumaggio splendente.
Peccato però che è fuggito via... Me ne bastava una! Quanto danno può fare una piuma in meno? E' come se mi staccassi io un capello! Mica resto calvo poi!
E con quei pensieri, il piccolo ladro emise un sonoro sospiro, chiudendo gli occhi con un misto di rammarico e noia sul suo volto, abbandonando le braccia lungo i fianchi, ciondolandole avanti e indietro con aria spazientita, e il rammarico invase di nuovo il suo sguardo, mentre con occhio attento, tentò di guardare l' orizzonte attorno a lui.
La nebbia ormai si era dipanata, ma nemmeno questo permetteva di far notare qualcosa di rilevante al bambino, che voltandosi a destra e a sinistra, non vedeva altro che lievi colline di cadaveri o rossastri riflessi di luce dovuti al sangue disperso sulle parti impermeabili della terra sterile in cui si trovava immerso.
Che fare in un posto simile? Dove l' aria odorava solo di morte e non c' era niente che valesse qualche misero soldo, se non ossa e sassi?
Per stasera, niente cena alla Taverna...
Pensò, mentre si poggiava con la schiena contro l' esile albero, sedendosi a terra, le gambe incrociate, mentre estraeva dal fodero della cinta Uwien, la seconda delle sue armi predilette, la daga sottile, che nelle mani del bimbo, roteò più volte, grazie ai rapidi movimenti della sua mano destra, riflettendo più volte i raggi di luce provenienti dal timido astro del mattino.
Era bello come riusciva a far roteare le sue armi, sia con quella che con l’ altra mano, sì, perché uno dei più grandi vanti, oltre alle sue abilità come ladro, del ragazzino biondo e scattante, era il suo essere ambidestro, cosa rara, ma molto utile, soprattutto per i lavori che comunemente svolgeva il bambino per le strade della capitale…
E mentre pensava alla lama leggera, che fece tornare con leggerezza e sicurezza nel fodero di cuoio, con la mentre il giovane sperava, anzi, pregava, che una piega inattesa sulla pagina del destino, gli portasse una qualsiasi distrazione alla noia che si annunciava da lì alla strada di ritorno verso Ringmont City...
 
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misterious detective
view post Posted on 20/12/2011, 22:24




Una pecorella smarrita vagava per le lande vacue e dorate del più grande deserto della regione, agitandosi e correndo qua e là in preda ad un euforia bambinesca. Il sole cocente, lo spazio apparentemente infinito che lo separava dalla civiltà, non sembrava sfiorato da nessuna di queste cose, immerso nel suo mondo circoscritto ad una bolla, uguale e opposto a quello cruento ed egoista che lo circondava.
Un'altra pecorella smarrita, invece, desiderava solo trovare la strada che la portasse fuori da quell'inferno. Il folto pelo che ricopriva tutto il suo corpo era fonte di un caldo bestiale e il suo manto era madido dal sudore, imbruttito dalla sabbia e dalla polvere che vi si erano appiccicati. Il suo rantolio pesante ricordava lo sbuffo di una macchina a vapore, granuli marroncini si dimenavano nell'aria ad ogni suo respiro. Ad ogni passo, provocava un rumore sordo che lo destava, lo portava a scuotere la testa da ogni parte convinto di non essere solo. Aveva fame, aveva sete, l'istinto di correre e dimenarsi era a stento trattenuto da qualcosa che nemmeno lui sapeva cosa fosse, magari l'istinto di sopravvivenza che, dopotutto, esisteva anche in una creatura priva di senno come lui.
Un Tauren Rabbioso solcava le colline sabbiose della Savage Land, alla ricerca dei confini di quegli aridi luoghi nei quali si era addentrato in precedenza, senza ricordare ormai quanto tempo prima o per quale motivo. Aveva perso conto anche del tempo trascorso dall'ultimo pasto, ma sicuramente era troppo. Per questo i suoi occhi scarlatti si aprirono di stupore e subito furono pervasi dal furore quando, davanti a loro, si stagliò una figura in movimento, una creatura vivente dall'aspetto di un bambino.
Le possenti braccia della creatura fremettero, tremarono come desiderose di stringersi attorno al piccolo collo di quella creaturina, intenta ad inseguire un animale troppo scaltro per lui. Era un essere minuscolo, quel marmocchio: neanche abbastanza come merenda, ma ciò non era certo una preoccupazione del Tauren, il cui unico pensiero era renderlo ad un ammasso informe di membra maciullate.
Con un forte grido di battaglia, simile ad un muggito iracondo, la bestia, dotata solo dei suoi muscoli, si lanciò all'attacco, con le braccia semiaperte pronte a chiudersi come una morsa sul giovane. Non aveva alcun equipaggiamento con sé, se non un'armatura leggera a coprirgli il torace e il petto e alcuni stracci talmente consunti da non essere più capaci di coprirgli nemmeno le parti intime.
La bestia portò l'assalto mentre si trovava a dieci metri di distanza dall'halfling e lo caricò venendogli da dietro le spalle. Senza dubbio, però, ciò non lo avrebbe fatto passare inosservato, complice il verso privo di senno che aveva urlato appena prima.

---

Link Scheda: click
Status Fisico: indenne
Status Psicologico:Impazzito, furioso, affamato.
ESP: ///
Equipaggiamento: Armatura leggera che gli ricopre il busto e torace (+5%)
Abilità:
~Immunità Stanchezza
~Immunità Dolore
~Forza Fisica +30%

Note: conoscendo il tuo livello, ho pensato di poterti proporre subito qualcosa di un po' più elevato della norma (purtroppo il bestiario non mi forniva molte alternative per questo fine anche se la colpa è in parte mia che non faccio il mio dovere e non creo schede). Mi auguro che questa si riveli una ruolata divertente e stimolante, punto molto su di te ù_ù il nemico è potente, ma l'assenza di tecniche e la sua "stupidità", uniti alla ridotta stazza del tuo pg, dovrebbero darti non poche occasioni per spuntarla =3
 
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Xx_Ultima_Angelo_xX
view post Posted on 20/12/2011, 23:38




<<Un ruggito?
Cos'è quella mucca all' orizzonte,
Ladro Manolesta,
che ti carica come fossi un torero?>>

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Il gioco di luci dell' arma, appena fu riposta nel suo fodero, venne sopraffatto nella mente dell' Halfling, da un ruggito mostruoso, che si levò da lontano, facendo sobbalzare in piedi il ragazzino, guardandosi intorno con i sensi acutizzati dall’ allarme destato da quel suono primitivo e bestiale.
Vide così, come un puntino a più di dieci metri di distanza, un............. un non sapeva cosa, un punto scuro che contrastava sulla terra grigiastra del terreno. Doveva essere stata quella cosa ad aver ruggito, e ora sembrava avvicinarsi sempre di più al ladro, come se fosse in carica. Era un mostro?
Non lo sapeva per certo, ma nell’ incertezza, con tempismo, Reks avrebbe estratto le sue daghe, aspettando che la figura, divenisse più definita ai suoi occhi ed affrontarla in pieno petto, ma la figura minacciosa si avvicinava sempre di più, sempre più grande e all' apparenza pericolosa, con possenti braccia aperte verso di lui e folto pelo sul corpo e un’ espressione demoniaca sul muso...
E apparve in quel momento, nel suo aspetto più definito, proprio quando quel nemico fu a circa 5 metri da lui, apparendo agli occhi della Manolesta come.............. Una mucca?
Il pensiero confuso, ma assurdo in sé, dipinse sul volto del ragazzino un sorriso a mille denti. Non sapeva cosa fosse quel coso a due zampe, che normalmente doveva pascolare l' erba e muggire con un campanello al collo a parere suo, ma quell' animale sembrava la risposta alla sua preghiera rivolta al cielo un attimo prima, era quello il suo svago al noioso ritorno in città?
Ora che era stato accontentato, perché non soddisfare i giochi degli dei, che sicuramente, volevano vedere niente di meno che uno spettacolo grandioso, dal piccolo ladro di Ringmont City?
E così, guardando già su per giù la velocità con cui il nemico si dirigeva verso di lui, Reks, dedusse che non dovesse essere molto agile, il piccoletto quindi, oltre alla minuta statura, aveva anche il vantaggio, di essere più svelto di quella bestia... Almeno un poco.
Il Tauren era molto più grosso di lui, e sicuramente doveva avere una forza bestiale, con tutti quei muscolacci che ad ogni passo sobbalzavano tesi e scattanti. Il piccolo, se voleva riuscire a cavarsela, doveva evitare il meno possibile di entrare in contatto con lui, almeno in modo diretto.
Così, Reks avrebbe atteso che la distanza tra loro due diminuisse sempre di più, quello era ormai a 3 metri, 2 metri... 1...
E a quel punto, il ragazzino sarebbe scivolato di lato, nel momento in cui avrebbe immaginato, che la carica della mucca divenisse inarrestabile (per lui), così che le braccia semiaperte del Tauren, non stringessero lui in una morsa, ma il tronco dell' albero, che fino a un momento prima, era dietro all' halfling, che dalla posizione iniziale, dal momento in cui si era alzato da terra, non si era spostato.
Se il suo piano fosse riuscito, vedendo la carica del Tauren sfogarsi sul tronco bruciato, sfruttando il leggero vantaggio di velocità che il piccoletto aveva sul nemico, il ragazzino si sarebbe dato a un leggero grido euforico. Si sentiva come quei tizi che nelle arene giocavano con i leoni e i tori, che li attiravano con i loro teli colorati e poi li colpivano senza pietà. Reks non aveva teli o mantelli, ma lui stesso, si sentiva una perfetta esca per la creatura innanzi a lui.
Avrebbe così sorriso, rialzandosi dal movimento laterale eseguito, e senza perdere tempo, si sarebbe creato una bella distanza tra lui e il mostro, cercando di correre all' indietro, per non staccare gli occhi di dosso al mostro, per raggiungere almeno i 3 metri di distanza, sperando che la botta, sempre se fosse avvenuta, contro l' albero, rincoglionisse abbastanza i sensi della mucca alta 2 metri.
Avrebbe poi studiato una nuova strategia, magari, vedendo come il mostro, reagisse dopo quel colpo che si era quasi auto inferto…
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Status Fisico: Indenne
Status Mentale: Contentissimo, ma concentrato
ESP: 6
Equipaggiamento:
CITAZIONE
Kylez e Uwien, Daghe Halfling
[Armi semplici a coppia, taglia piccola, raggio cortissimo e medio, da lancio e da mischia, impugnatura a una mano, tipologia tagliente o perforante]

Due piccole daghe, la cui lama in realtà erano le punte di due giusarma, che il ragazzino aveva rubato a una banda di nani che incontrò per caso. Ma essedo le due armi troppo grandi per lui, ne ha tolto le lame, creato un' impugnatura adatta a lui e sono così diventate le sue compagne predilette.
Le due lame sono lunghe appena 20 cm, larghe nel punto massimo circa 6 cm, con la punta leggermente incurvata, con la parte tagliente verso l' esterno.
I manici sono sempre in metallo, ma coperte da una fasciatura di cuoio che permette una migliore presa su d' esse.
L' intera parte dell' impugnatura è lunga appena 6 cm, appena sufficenti al piccolo halfling per impugnarle a una mano. Se un personaggio di taglia media o grande, come un umano o un orco, tentassero di adoperarle, avrebbero forse una certa difficoltà ad usarle...

Abilità Razziali: +5% velocità
-5% Resistenza Fisica

Abilità Innate:
CITAZIONE
Canto del Coraggio [Abilità di Potenziamento]
Resistenza Fisica +5%
Dopo il tempo trascorso con Leavonne, seguendola nelle sue missioni e aiutandola nel suo covo, il giovane ladro ha imparato a sopportare di più il dolore e resistere agli sforzi fisici, tanto da riuscire ad abbattere e annullare l' innato malus alla resistenza fisica (-5%) della sua razza.

 
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misterious detective
view post Posted on 21/12/2011, 21:45




Il Tauren non era una creatura intelligente, né si affidava alla ragione per sconfiggere i suoi avversari. La forza bruta era il suo più grande pregio, i suoi possenti muscoli erano capaci di piegare come un fuscello la spina dorsale di un uomo adulto. Era però pur sempre un animale, almeno in parte, e degli animali condivideva i riflessi. Lo stupore fu molto quando, all'improvviso, mentre era ormai ad un passo dalla sua preda questa aveva abilmente scardato e si era messa in salva e, davanti a lui, era apparso un grosso tronco dalla corteccia scura. Le sue mani, tese in avanti desiderose di stringere carne, bloccarono la sua pesante avanzata contro quell'improvviso ostacolo e lo stritolarono, lasciando segni di un centimetro buono su quel materiale non molto resistente. Chiudendole a pugno in preda alla rabbia, la cenere si accumulò nei suoi palmi. Subito si voltò per non perdere di vista la sua vittima e la prima cosa che fece, in un gesto quasi naturale e non pensato, fu liberarsi di quella polvere che aveva tra le mani lanciandola in avanti. Complice il vento a favore, che soffiava caldo da ovest, tutto quel mucchietto di cenere scura sarebbe volato nella direzione dell'halfling, rischiando di colpirgli il volto ed entrargli negli occhi. Non aspettò un secondo di più il Tauren: il bimbetto era troppo veloce e non gli piacevano le creaturine sfuggenti. Lo voleva vedere supino a terra nel più breve tempo possibile, perché più divertente di combattere era scuoiare prede incapaci di difendersi; e quell'ometto sembrava essere fin troppo bravo, a difendersi.
Un paio di passi lunghi sarebbero bastati a portarlo di nuovo di fronte al nemico che, in questo caso, avrebbe tentato di colpire agitando il braccio (lungo più di mezzo metro) come una mazza, da sinistra a destra, per potergli frantumare la minuscola testolina se ancora una volta avesse tentato di scartare.

Link Scheda: click
Status Fisico: indenne
Status Psicologico: adirato, agitato
ESP: ///
Equipaggiamento: Armatura leggera che gli ricopre il busto e torace (+5%)
Abilità:
~Immunità Stanchezza
~Immunità Dolore
~Forza Fisica +30%

Note: <3
 
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Xx_Ultima_Angelo_xX
view post Posted on 23/12/2011, 20:02




<<Pensi di farcela?
Allievo dell' Elfa,
a sconfiggere il nemico che gli dei,
credevano all' altezza delle tue capacità?>>

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L' halfling ebbe un' attimo di terrore, al pensiero, che poteva essere il suo collo, invece fu l' albero, che si sgretolò tra le dita del Tauren, che aveva bloccato la carica, stringendo saldamente con le mani enormi il tronco, ma non era riuscito a virare durante la sua corsa, così, ora, Reks era in salvo, poco distante e di lato, con sguardo fisso su di lui che stritolava un albero innocente.
La mucca smise di stringere il tronco, ancora più furente che prima, ma quando si voltò verso di lui, e il vento soffiò sul volto del piccolo, quasi un' istinto antico, una conoscenza che gli allenamenti silenziosi della sua maestra elfica gli avevano trasmesso, lo misero in allarme.
La lezione era: “Sfrutta sempre l' ambiente attorno a te".
L' animale era stupido, quello era palese, ma la fortuna girava dalla sua parte, infatti, la densa polvere del tronco, depositata sulle sue mani, e il vento che soffiava da ovest, non giocavano a favore del piccolo, che intuì in un lampo, quando l' animale agitò gli arti superiori scrollando via la polvere che aveva sopra, poteva arrivargli negli occhi con molta facilità.
Il polverone sarebbe divenuto la sua condanna, così, istintivamente, il ragazzino armato, incrociò le due daghe davanti a sé, richiamando le sue energie, concentrandole e liberando col suo istinto, una piccola sfera di fuoco nero, di 30 cm di diametro, spingendola prima ad alzarsi in verticale verso il suo volto, tanto che sentì il forte calore derivato da quell' energia magica, per subito dopo lanciarla davanti a sé, in direzione degli arti nemici, incrociando a metà strada, la nube di polvere, che a contatto con la sfera e l' aria che avrebbe generato, si sarebbe dispersa, in quantità troppo piccole, perché potessero intaccare la vista del giovane halfling, che di nuovo padrone delle sue emozioni, appena avrebbe lanciato la sfera, avrebbe tentato di distanziarsi ancora di più dal nemico, muovendosi lateralmente, trovandosi lontano dal mostro, sul fianco, e come sicurezza in più, controvento, così almeno la Dea della Natura non avrebbe più assistito quel brutto coso!
Come aveva già pensato poco prima, doveva tenersi il più lontano possibile da quelle zampacce enormi e cattive.
Un brivido avrebbe percorso la schiena del ragazzino, mentre avrebbe cercato di cogliere con lo sguardo gli effetti della sua sfera sul nemico, se fosse riuscita, tenendosi pronto, a reagire di conseguenza, nel caso la mucca non si fosse arrestata davanti al colpo.
Dopotutto, quello era un coso grande e grosso, la sfera piccola e incandescente... Se fosse stato troppo poco per fermarlo? Il nemico poteva cavarsela con una bruciatura di pelo e basta?
Sicurezza prima di tutto!
Così, mentre si spostava controvento, o almeno tentando di avercelo laterale, avrebbe tenuto cura inoltre, che la distanza che tra loro si sarebbe andata a creare, fosse di almeno 2 metri di distanza, contando con complicità la sua velocità migliorata, per giungere fuori dalla portata di zampate o cose simili, ma perfettamente in grado, da quella distanza, anche di colpire il Tauren con qualche colpo se fosse stato necessario.
O per potersi dare alla fuga...
Pensò infine, scontrando tra loro, le lame delle due daghe, quasi con fare minaccioso e sguardo agguerrito, appena si fosse trovato in posizione...
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Status Fisico: Indenne
Status Mentale: Leggermente intimorito, ma agguerrito
ESP: 4/6
Equipaggiamento:
CITAZIONE
Kylez e Uwien, Daghe Halfling
[Armi semplici a coppia, taglia piccola, raggio cortissimo e medio, da lancio e da mischia, impugnatura a una mano, tipologia tagliente o perforante]

Due piccole daghe, la cui lama in realtà erano le punte di due giusarma, che il ragazzino aveva rubato a una banda di nani che incontrò per caso. Ma essedo le due armi troppo grandi per lui, ne ha tolto le lame, creato un' impugnatura adatta a lui e sono così diventate le sue compagne predilette.
Le due lame sono lunghe appena 20 cm, larghe nel punto massimo circa 6 cm, con la punta leggermente incurvata, con la parte tagliente verso l' esterno.
I manici sono sempre in metallo, ma coperte da una fasciatura di cuoio che permette una migliore presa su d' esse.
L' intera parte dell' impugnatura è lunga appena 6 cm, appena sufficenti al piccolo halfling per impugnarle a una mano. Se un personaggio di taglia media o grande, come un umano o un orco, tentassero di adoperarle, avrebbero forse una certa difficoltà ad usarle...

Abilità Razziali:
+5% velocità
-5% Resistenza Fisica
Abilità Innate:
CITAZIONE
Canto del Coraggio [Abilità di Potenziamento]
Resistenza Fisica +5%
Dopo il tempo trascorso con Leavonne, seguendola nelle sue missioni e aiutandola nel suo covo, il giovane ladro ha imparato a sopportare di più il dolore e resistere agli sforzi fisici, tanto da riuscire ad abbattere e annullare l' innato malus alla resistenza fisica (-5%) della sua razza.

Tecniche Usate:
CITAZIONE
Serenità del Tempo, Liv. 1 -Tecnica Magica Offensiva
Durata: 1 Turno
Reks, incrociando le lame delle sue daghe o semplicemente concentrando la sua energia magica all' altezza del petto, può generare istantaneamente di fronte a sè una sfera di fuoco nero, del diametro di 30 cm, che potrà lanciare verso gli avversari e colpirli, purchè essi siano nel raggio di 5 metri da lui.

 
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misterious detective
view post Posted on 28/12/2011, 12:36




La strategia campata in aria dal Tauren o, per meglio dire, nata in modo spontaneo ed imprevisto, com'era prevedibile non ebbe un gran effetto sul piccolo e furbo Halfling, se non quello di obbligarlo a consumare una parte delle sue energie magiche. In un attimo, come un mago esperto, la piccola creatura evocò il potere del fuoco e lo scagliò verso le ceneri e verso l'animale. Disperse le prime, ma il secondo non parve spaventato dall'attacco o forse realizzò troppo tardi la sua esistenza. Non lo evitò, infatti, ma si limitò a fermarsi un momento, puntando i piedi nel terreno sabbioso, e pose davanti al suo corpo le braccia con i pugni chiusi con forza, come un pugile che assume una posizione di difesa. Era privo di lame e le sue protezioni erano allo stesso modo scarse, ma ciò non significava che non possedesse tutte le armi di cui aveva bisogno. Nel momento in cui la sfera fiammeggiante si infranse contro i suoi arti, infatti, nemmeno percepì il dolore del fuoco che consuma la carne, tanta era l'adrenalina che rendeva folle il suo pensiero. Grosse bruciature si estesero lungo gli avambracci, che però poteva ancora muovere liberamente, riuscendo a percepire solo un lieve formicolio nella zona colpita. Avrebbe allora ripreso la sua corsa, lasciando trascorrere tra la sua interruzione e la nuova partenza un lasso di tempo brevissimo per cercare di ovviare alla differenza di velocità tra i due. Era impazzito, ma un secondo attacco simile l'avrebbe riconosciuto e la stessa tecnica non avrebbe avuto effetto molto facilmente. I colpi delle sue braccia avrebbero forse perso parte della loro potenza, ma erano comune letali per un piccolo uomo come Reks e sarebbero state tanto il punto di forza del mostro quanto il suo punto debole, essendo ormai il suo punto più scoperto. Il Tauren se ne rendeva conto e avrebbe impedito che il suo nemico facesse leva su questo vantaggio.
Se, durante la corsa, il toro fosse riuscito a raggiungere la sua preda, avrebbe tentato una spazzata con la lunga e possente gamba, cercando di falciare quelle della piccola creaturina che sarebbe così caduta a terra vittima della sua forza ancora massima presso le gambe e, a quel punto, avrebbe preparato il secondo attacco in base alla reazione del piccoletto. Prima di fare ciò doveva raggiungerlo e, anche se per il momento poteva contare sulla sua superiore rapidità, più si fosse protratto a lungo il combattimento più questo vantaggio si sarebbe ribaltato, perché l'adrenalina che fluiva nel sangue della bestia gli impediva di essere stanco e gli permetteva di mantenere le sue prestazioni fisiche disumane per lungo, lunghissimo tempo.

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Link Scheda: click
Status Fisico: ustioni gravi sulle braccia
Status Psicologico: adirato, eccitato e attento
ESP: ///
Equipaggiamento: Armatura leggera che gli ricopre il busto e torace (+5%)
Abilità:
~Immunità Stanchezza
~Immunità Dolore
~Forza Fisica +30%

Note: allùr...il Tauren ha subito seri danni alle braccia, in quanto a dolore grazie all'innata non ne risente, ma rimango pur sempre debilitate. Puoi quindi considerare che le braccia si muovano con un malus in velocità del 5% e abbiano una resistenza e una forza diminuita del 10% (limitatamente alle braccia, ricordalo ù_ù )
 
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Xx_Ultima_Angelo_xX
view post Posted on 30/12/2011, 22:37




<<Ti senti vivo?
Spirito degli Halfling,
guardandoti mentre scivoli via,
da ogni colpo che il nemico ti lancia contro?>>

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Le creature magiche sapevano di cosa era capace il potere elementare del fuoco, lo stesso che si realizzava in quel momento sotto gli occhi stupefatti dell’ halfling.
La sfera di fuoco volò nell’ aria, sparpagliando le ceneri dell’ albero e raggiungendo le braccia del mostro.
Quello non emise un solo gemito, mentre il fuoco gli divorava la pelliccia, la pelle e la carne, tanta era la follia che scorreva come un fiume nella sua mente.
Reks non poteva aspettare, era lì per vivere e trovare tesori, non per morire ai piedi di un Tauren folle!
Magari avesse avuto modo di volare via, come quel corvo che aveva cercato di inseguire… Eppure, sapeva che la soluzione non era volare, ma restare dove il mostro non potesse colpirlo.
La statura del piccolo doveva aiutarlo ancora una volta, doveva, o non sarebbe tornato alla capitale vivo e vegeto…
La corsa del Tauren procedette senza indugi dalla profonda ferita alle braccia, questo poteva solo far intuire al bambino, che il mostro, nello stato mentale in cui si trovava, non sentiva il dolore. Ebbene, non lo sentiva, ma subiva comunque le lesioni, doveva causargli una ferita che non gli desse più modo di difendersi.
Un rapido calcolo, e Reks fu certo, che se leggermente curvato, sarebbe potuto scivolare sotto il mostro e passargli dietro senza problemi. Fu la sua idea per salvarsi.
La corsa del mostro giocava a suo favore, o almeno credeva, così, senza sapere delle prossime azioni del nemico, si mosse rapido, andando incontro al nemico, distruggendo la distanza che li separava, fino a trovarsi a meno di mezzo metro da lui, quando vide, o intuì, dal movimento della gamba avversaria, quello che stava per fare.
Il tauren voleva calciarlo come un pallone?!
Chissà se il mostro avesse messo in considerazione il fatto che il nanetto avesse deciso di corrergli incontro, invece che fuggire. Reks non se lo chiese a lungo, con le daghe sguainate invece, rinunciò all’ idea di passare sotto di lui, decidendo invece di passarci intorno, e avrebbe lasciato che la gamba del nemico, la destra, scivolasse al suo fianco, mentre lui si spostava sulla sinistra, scivolando dietro la gamba avversaria sinistra, piantata a terra per permettere all’ altra di volare nella falciata.
Uwien, la seconda daga, era pronta nella sua mano sinistra, percepiva anch’ ella il brivido di felicità che si andava diffondendo sempre di più nel piccolo demonietto ladro.
Infatti, mentre scivolava via dalla gamba avversaria, Reks avrebbe girato attorno a quella sinistra, con la sua daga tra le mani, che cercava la carne del nemico, dal ginocchio fino alla parte retrostante, dove i tendini sarebbero stati quasi a fior di pelle, dato lo sforzo della falciata.
Il colpo inferto dalla daga inoltre, non sarebbe stato normale, ma potenziato, infatti, nello stesso momento in cui scivolava a sinistra, l’ halfling attivò su di sé la Forza del Drago, potere che gli apparteneva e che aumentava la sua forza del 10% per un bel lasso di tempo.
Non era molto come vantaggio, ma forse sufficiente perché la lama entrasse nella carne, fino a giungere all’ interno e recidere di netto i tendini della gamba colpita.
L’ assalto non sarebbe finito lì.
Se il nemico era davvero insensibile al dolore, al massimo sarebbe caduto tragicamente a terra se il colpo della daga fosse riuscito nel suo intento finale, ma solo una gamba non dava la sicurezza necessaria al bambino per ritenersi salvo.
Non si sarebbe quindi allontanato dalla creatura, anzi, si sarebbe avvicinato all’ altra gamba, tentando di recidere i tendini anche di quella, ma non con un colpo tagliente, ma perforante, lanciandogli con tutta la forza del braccio, la lama di Kylez nella carne scattante del mostro, tentando di farla entrare fino all’ elsa, sempre nella parte retrostante il ginocchio, ma quello della gamba destra, per poi reagire di conseguenza alle contromosse del mostro, ma restandogli sempre vicino.
L’ unico timore ora, era che quello avesse qualche asso della manica, ma senza il pieno controllo delle braccia, e le gambe così ridotte, se fosse riuscito a tagliargliele entrambe, cosa poteva mai fargli?
Non avrebbe abbassato comunque la guardia, ma la vittoria andava sempre più a disegnare un sorriso sulle sue piccole labbra sottili ad ogni passo che faceva.

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Status Fisico: Indenne
Status Mentale: Euforico e attento
ESP: 2/6
Equipaggiamento:
CITAZIONE
Kylez e Uwien, Daghe Halfling
[Armi semplici a coppia, taglia piccola, raggio cortissimo e medio, da lancio e da mischia, impugnatura a una mano, tipologia tagliente o perforante]

Due piccole daghe, la cui lama in realtà erano le punte di due giusarma, che il ragazzino aveva rubato a una banda di nani che incontrò per caso. Ma essedo le due armi troppo grandi per lui, ne ha tolto le lame, creato un' impugnatura adatta a lui e sono così diventate le sue compagne predilette.
Le due lame sono lunghe appena 20 cm, larghe nel punto massimo circa 6 cm, con la punta leggermente incurvata, con la parte tagliente verso l' esterno.
I manici sono sempre in metallo, ma coperte da una fasciatura di cuoio che permette una migliore presa su d' esse.
L' intera parte dell' impugnatura è lunga appena 6 cm, appena sufficenti al piccolo halfling per impugnarle a una mano. Se un personaggio di taglia media o grande, come un umano o un orco, tentassero di adoperarle, avrebbero forse una certa difficoltà ad usarle...

Abilità Razziali:
+5% Velocità
-5% Resistenza Fisica
Abilità Innate:
CITAZIONE
Canto del Coraggio [Abilità di Potenziamento]
Resistenza Fisica +5%
Dopo il tempo trascorso con Leavonne, seguendola nelle sue missioni e aiutandola nel suo covo, il giovane ladro ha imparato a sopportare di più il dolore e resistere agli sforzi fisici, tanto da riuscire ad abbattere e annullare l' innato malus alla resistenza fisica (-5%) della sua razza.

Tecniche Usate:
CITAZIONE
Forza del Drago, Liv. 1 -Tecnica Fisica di Potenziamento
Durata: 3 Turni
Con questa tecnica fisica Reks è in grado di concentrarsi maggiormente e sentire l' energia nel suo corpo amplificarsi, percependo al meglio la sua forza, tanto da riuscire ad aumentare per 3 turni il suo parametro di Forza del 10%.

Note: Sfutto il fatto che non hai specificato quale delle gambe usi per lanciare la falciata, ipotizzando io che si tratti della destra. Inoltre, non avendo tu detto a quale distanza si ferma il tauren esattamente per dare il calcio, ipotizzo un metro e mezzo e poco più, poiché penso che a meno di quella distanza, data la sua stazza, rispetto alla mia, sia anche poco per lanciare un colpo ben assestato, se non erro...
Se ho esagerato con la mia descrizione, chiedo scusa e rimedierò.
 
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misterious detective
view post Posted on 7/1/2012, 20:14




Bastava uno sguardo per intuire come i due contendenti dovessero avere due metodi di combattimento diametralmente opposti: l'uno era gigantesco e muscoloso, forse un po' goffo, l'altro spiccava invece per le sue dimensioni ridotte e la sua naturale sfuggenza. Entrambe le condizioni avevano i loro punti di forza e i loro svantaggi e il giovane Halfling, intelligentemente, faceva leva sui punti di forza che la sua stazza gli conferiva, mentre tentava di evitare abilmente gli attacchi del mostro. Li separava un grande divario di forza, ma non era un handicap per il piccoletto, fin tanto che riusciva ad evitare gli attacchi. Con un rapido ed abile movimento, infatti, riuscì a portarsi fuori dalla traiettoria della spazzata del Tauren, scansando lungo la gamba sinistra, ancorata al terreno, pronto a recidere i muscoli del toro che, per quanto insinsibile al dolore, non poteva sfidare le leggi fisiche e con i muscoli a fettine non avrebbe più potuto reggersi in piedi. Purtroppo però, il ragazzino non aveva tenuto considerazione degli effetti conseguenti alla potenza esagerata del mostro, tale che nemmeno quest'ultimo ne era governatore fino in fondo; come se non bastasse, poi, il terreno sabbioso fu estremamente rilevante affinché il caso desse alla creatura una possibilità di salvarsi.
Il Tauren aveva visto lo gnometto corrergli incontro e si era adeguato anticipando un poco l'attacco. Aveva previsto di infliggergli un colpo sicuro e questa era stata un'imprudenza da parte sua, tanto che non riuscì a rallentare il colpo e a mantenere l'equilibrio dopo averlo sferrato. La gamba sferzò l'aria, disegnando un ampio cerchio nel vuoto; la sinistra, che sosteneva il pesante corpo, si trovò a improvvisamente a girare su se stessa per permettere all'altra di continuare la sua rotazione e, impreparata a ciò, non riuscì a reggere il minotauro. Dapprima il muscolo si rilassò, facendo piegare il ginocchio, e subito dopo il corpo della creatura crollò sulla sabbia. Ciò non gli fece evitare la daga, che comunque riuscì ad incidere la sua pelle. Non si conficcò tanto in profondità da raggiugere l'osso, ma per un attimo il Tauren percepì come un lungo strappo formarsi nella sua gamba che di colpo si fece molto più debole, e allora muggì potentemente. Era ferito, gravemente per giunta, ma non sarebbe stato l'unico, perché non sarebbe stato certo un bambino come quello a liberarsi di lui, tanto meno in quel giorno di caccia. Sebbene questi fosse già pronto per lanciarsi in un altro assalto, da quella posizione chinata sulla sua gamba non sarebbe stato in grado di muoversi nuovamente prima che il corpo del mostro lo schiacciasse a terra. La differenza di peso era elevata, in un rapporto di almeno uno a tre, avrebbe probabilmente avuto un qualche seppur minimo effetto, considerando anche che l'animale infuriato non si sarebbe di certo alzato immediatamente e, anzi, resosi conto della situazione, mentre buona parte del suo corpo avrebbe coperto quello dell'altro, avrebbe cercato la gola per stringerlo e tenerlo ancorato al terreno e, una volta messosi di fronte a lui, strozzarlo e concedergli quel deserto dalla sabbia biancastra nella sua tomba.

---

Link Scheda: click
Status Fisico: ustioni gravi sulle braccia, ferita dietro la gamba destra discretamente profonda a causa della quale farà molta fatica a reggersi in piedi con tale arto (non è più in grado di correre o di usare tale gamba come appoggio per attaccare con l'altra)
Status Psicologico: adirato, desideroso di sangue
ESP: ///
Equipaggiamento: Armatura leggera che gli ricopre il busto e torace (+5%)
Abilità:
~Immunità Stanchezza
~Immunità Dolore
~Forza Fisica +30%­
 
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Xx_Ultima_Angelo_xX
view post Posted on 11/1/2012, 22:40




<< Stai forse fuggendo?
Reks Manolesta,
dalla bestia stramazzata al suolo,
dalla cui furia sei scappato incolume?>>

-----------------------------------------------------------


Era proprio vero, più sono grossi, più rumore fanno quando cadono... Non si diceva proprio così, ma l' espressione in quel momento cadeva a pennello, anzi, cadeva e basta, visto che il tauren, per quanta forza aveva, nel mancare il piccolo bersaglio descrisse un ampio cerchio con la gamba tanto da far roteare leggermente l' altra e roteò su sé stesso, come se avesse eseguito una perfetta (per modo di dire) piroetta, impedendo così che la daga del piedilesti agisse al meglio, senza giungere al fulcro della sua cerca, i tendini dell' animale, che anche se fu ferito, non fu danneggiato come il piccolo aveva sperato.
La forza fu l' unica fortuna del tauren, che ora precipitava a terra come un sacco di patate marce, il problema però, era che Reks era proprio sotto di lui!
Il bambino non aveva pensato che il mostro cadesse in quel modo, e nella foga delle sue azioni a cercare l’ altra gamba della mucca, non si rese conto inizialmente, che la creatura stava cadendo su sé stessa, visto che una delle zampe era ancora per aria e l’ altra ormai non gli era più sufficiente per restare in equilibrio.
Alzando gli occhi, vide il mostro cadere lateralmente, sotto la debole gamba ferita, e il piccolo, che si trovava proprio sotto di lui, visto che aveva tentato di spostarsi sull’ altra gamba per ferirla, si ritrovò per essere spiaccicato sotto quel brutto coso.
I tempi di reazione dell’ halfling però, erano provati dalla stanchezza. Il caldo cominciava a farsi sentire e anche se era ancora nel pieno delle forze, in quell’ istante i suoi riflessi erano affievoliti, tanto che non riuscì a spostarsi abbastanza in tempo e mentre quella montagna di pelo cadeva, trascinò Reks con sé, che rimase bloccato con una gamba, sotto la zampa buona del mostro, quella non ferita.
Il bambino emise un acuto grido, la sua sicurezza svanita, mentre il panico s’ impossessava della sua mente.
Leavonne…
Reks rievocò quel nome con disperazione, mentre vedeva gli arti del mostro, che avanzavano verso di lui, mentre con lo sguardo, da lontano, lo guardava con smania crescente.
Non può finire così!” gridò in preda alla rabbia e nonostante il dolore alla gamba incastrata, che sentiva sempre di meno, come se fosse divenuta insensibile, tese le braccia, ancora armate delle due daghe, e all’ avvicinarsi delle enormi mani, che miravano al collo del piccolo, si rannicchiò, raggiungendo la gamba che era ancorata sotto quella della creatura e facendo leva con le due piccole armi messe di piatto, così da non ferirsi da solo, avrebbe tentato di rialzare l’ arto del mostro che lo bloccava per potersi liberare.
Se fosse riuscito nell’ impresa, valutando anche che la velocità con cui il mostro muoveva le braccia era piuttosto lenta per colpa delle ferite del fuoco, avrebbe fatto leva con la gamba sana sul corpo stesso del mostro, per slanciarsi indietro, fuori dalla portata delle mani della mucca furiosa.
Mucca Furiosa… Ihih…
Le sue battutine maligne segnavano il ritorno del suo buon umore, mentre facendo leva con le braccia, avrebbe tentato di rimettersi in piedi, a distanza dal mostro di almeno un metro e qualcosa grazie allo slancio con cui si era allontanato da lui, stando però attento, a non mettere troppo peso sulla gamba ferita.
Una rapida occhiata servì a fargli valutare le sue condizioni: la calzamaglia non gli permetteva di intuire in che condizioni fosse a livello visivo, ma avvertiva il lento pulsare del sangue che tornava in circolo e il formicolio crescente dell’ intorpidimento.
Non aveva nulla di spezzato, la ferita era limitata allo stinco.
Si risolverà con un brutto livido, tutto qua…
Pensò positivamente, mentre con lo sguardo sarebbe tornato al mostro.
Valutando la situazione, il tauren difficilmente si sarebbe rialzato, o almeno, ci avrebbe messo un bel po’, aveva poi le braccia ferite a quel modo, e anche se non sentiva dolore, gli sarebbe stato difficile usarle come leva per rialzarsi. O almeno, questo ipotizzò il ladruncolo, che a quel punto poteva o finirlo, o darsi alla fuga.
Per sua natura lesta, di solito sarebbe semplicemente fuggito, ma il pulsare della ferita gli rodeva dentro.
Non solo se ne sarebbe tornato a casa senza tesori e senza soldi per la cena alla taverna, ma era anche stato ferito.
Così, se il tauren si fosse alzato in piedi più velocemente di quanto il piccolo pensava, si sarebbe direttamente dato a una fuga disperata verso la direzione della città, nella direzione opposta a dove giaceva il mostro, senza voltarsi. Al diavolo quel coso!
Se invece la bestia fosse rimasta stesa a terra, come sperava, avrebbe detto, quasi in un sussurro: “Ti do il biglietto per l’ Abisso, brutto muso…”, quasi tra sé, e mentre incrociava davanti al petto le due daghe, restando alla distanza di un metro dalla creatura, avrebbe evocato per la seconda volta la sfera di fuoco magico, direzionandola direttamente verso il volto del tauren, e subito dopo averla lanciata, che avesse fatto centro o meno, sarebbe fuggito, seppur rallentato leggermente dalla gamba ferita, senza voltarsi, per scappare definitivamente da quel coso e salvarsi.
Che muoia sotto il sole…
_____________________________________________________

Status Fisico: Ferito alla gamba sinistra, la sente intorpidita dal colpo ricevuto dalla caduta.
Status Mentale: Dapprima nel panico, poi ricomincia a essere fiducioso.
ESP: 0/6
Equipaggiamento:
CITAZIONE
Kylez e Uwien, Daghe Halfling
[Armi semplici a coppia, taglia piccola, raggio cortissimo e medio, da lancio e da mischia, impugnatura a una mano, tipologia tagliente o perforante]

Due piccole daghe, la cui lama in realtà erano le punte di due giusarma, che il ragazzino aveva rubato a una banda di nani che incontrò per caso. Ma essedo le due armi troppo grandi per lui, ne ha tolto le lame, creato un' impugnatura adatta a lui e sono così diventate le sue compagne predilette.
Le due lame sono lunghe appena 20 cm, larghe nel punto massimo circa 6 cm, con la punta leggermente incurvata, con la parte tagliente verso l' esterno.
I manici sono sempre in metallo, ma coperte da una fasciatura di cuoio che permette una migliore presa su d' esse.
L' intera parte dell' impugnatura è lunga appena 6 cm, appena sufficenti al piccolo halfling per impugnarle a una mano. Se un personaggio di taglia media o grande, come un umano o un orco, tentassero di adoperarle, avrebbero forse una certa difficoltà ad usarle...

Abilità Razziali:
+5% Velocità
-5% Resistenza Fisica

Abilità Innate:
CITAZIONE
Canto del Coraggio [Abilità di Potenziamento]
Resistenza Fisica +5%
Dopo il tempo trascorso con Leavonne, seguendola nelle sue missioni e aiutandola nel suo covo, il giovane ladro ha imparato a sopportare di più il dolore e resistere agli sforzi fisici, tanto da riuscire ad abbattere e annullare l' innato malus alla resistenza fisica (-5%) della sua razza.

Tecniche Usate:
CITAZIONE
Serenità del Tempo, Liv. 1 -Tecnica Magica Offensiva
Durata: 1 Turno
Reks, incrociando le lame delle sue daghe o semplicemente concentrando la sua energia magica all' altezza del petto, può generare istantaneamente di fronte a sè una sfera di fuoco nero, del diametro di 30 cm, che potrà lanciare verso gli avversari e colpirli, purchè essi siano nel raggio di 5 metri da lui.

Note: Sono un po’ fuorigioco con la testa, causa, ho passato tre giorni tra gente che parlava spagnolo, quindi non so se ho compreso appieno le mosse nel tuo post. <.< Non hai descritto in nessuna parte il "modo" in cui cade il tauren, vero? Ho descritto io l’ ipotetica caduta e conseguenze varie.
Credo di aver scritto un po’ male, ma non ho proprio la forza di riscrivere tutto daccapo. Sorry T-T
 
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misterious detective
view post Posted on 11/2/2012, 21:51




Il Tauren rimpiangeva un po' l'inizio di quel combattimento. Non gli interessava l'ebrezza del campo di battaglia, trovare avversari alla sua altezza era soltanto un fastidio: non c'era nulla di bello o divertente nel procurarsi pesanti ferite, nel lasciare il suo sangue rovente ad umidire la terra arida del deserto. Quello che voleva erano prede, semplici agnelli da divorare. La sensazione delle ossa altrui che si spezzano sotto i suoi pugni, il rumore sordo della carne percossa, i muscoli tesi e lacerati sotto la forza della sua mandibola, erano questi piccoli piaceri della battaglia che provocavano un lui un'emozione vagamente rassomigliante al piacere. La sua fame di guerra era stata già placata da diversi minuti, ormai solo la rabbia lo costringeva in quel campo di battaglia, un istinto che aveva poco di animale, ma che gli faceva desiderare la morte di chi era riuscito a provocargli tanti danni.
Crollando rovinosamente a terra, il Tauren era finito appoggiato sulla gamba del piccoletto che, nel tentativo di liberarsi, aveva portato le lame sotto la sua gamba, con l'intento di sollevarlo. La differenza di peso rendeva però quel compito complicato per un ragazzo tanto mingherlino, soprattutto dato che il mostro non sembrava voler collaborare. Quell'operazione, che era la sua unica via di salvezza, richiedeva troppo tempo, pur da quella posizione innaturale il Tauren riusciva a capire dove si stava muovendo il bambino, che applicava tutta la sua forza sul suo arto, e allungando con le mani riuscì ad afferrarlo ad un braccio con la mano sana. Strinse il suo minuscolo arto con tutta la forza che aveva, come se dovesse sbriciolarlo, e spinse l'Halfling a terra, supino e rivolto verso l'alto. A quel punto, gli sarebbe velocemente andato sopra, rotolando per un momento sulla sabbia, e avrebbe scambiato le sue mani affinché fosse adesso il braccio ustionato a tenere stretto il ragazzino con quel po' di forza che aveva, strattonandolo per il collo della sua maglia. Il braccio buono si sarebbe alzato fino al cielo, per potersi abbattere come un tuono sul povero giovane, ultimo giudice della sua vita. Quel colpo avrebbe di certo lasciato il segno se avesse funzionato, ma per lo meno in quei brevi attimi le braccia dell'Halfling sarebbero state libere e alcune riserve di potere magico ancora erano inutilizzate dentro di lui. Se voleva chiudere quella battaglia e salvarsi la vita, aveva solo quell'ultima possibilità.


Link Scheda: click
Status Fisico: ustioni gravi sulle braccia, ferita dietro la gamba destra discretamente profonda a causa della quale farà molta fatica a reggersi in piedi con tale arto (non è più in grado di correre o di usare tale gamba come appoggio per attaccare con l'altra)
Status Psicologico: adirato, desideroso di sangue
ESP: ///
Equipaggiamento: Armatura leggera che gli ricopre il busto e torace (+5%)
Abilità:
~Immunità Stanchezza
~Immunità Dolore
~Forza Fisica +30%
Note: effettivamente, il diverso peso e il bonus in forza del nemico renderebbe come minimo molta difficoltosa l'azione di Reks, soprattutto dato che il Tauren non si lascerebbe alzare e, per quanto possibile, si opporrebbe spingendo verso il basso la gamba. Gli ho fatto fare la cosa che mi sembrava più istintiva, cercando di pensare il meno possibile all'azione da fargli compiere, per questo ora cerca di andare sopra a Reks e di colpirlo con il braccio sano. Ovviamente, dato che Reks non è potuto scappare, ha ancora i 2 ESP della tecnica che non ha utilizzato, per cui penso che con il prossimo post non avrai problemi a far fuori il Tauren, un'impresa piuttosto buona per un piccoletto come l'halfling
 
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Xx_Ultima_Angelo_xX
view post Posted on 13/2/2012, 23:51




<< Sarai alla fine della lotta?
Halfling leggermente esaurito,
che tenti ancora di arrostire
il bestione maledetto che ti schiaccia a terra? >>

-----------------------------------------------------------


Le lame andarono incontro alla carne del mostro, ma quello non lasciò che il piano del bambino funzionasse, perché, per qualche arcano, stramaledetto, odiato, stupido, abnomalo, inzuprebile, avnebiloso, (e tante altre parole inventate), idiota motivo, aveva cominciato ad essere intelligente in quel momento.
Aveva avvertito che il piccolo stava tentando di salvarsi usando le daghe come una leva per riuscire a liberarsi dalla morsa, nonostante la forza del mostro. I suoi calcoli però erano sbagliati (Maledette le scoperte dei tizi delle caverne che dicevano che con le leve si potevano alzare pesi immani!), infatti, quello premette verso il basso, annullando la volontà del ladruncolo, che per un attimo, si sentì in trappola, mentre le braccia tumefatte della creatura lo raggiungevano e una delle due gli andò ad afferrare in malo modo, per via delle ustioni, una delle braccia, cercando di rivoltarlo a terra.
Il ragazzino, nonostante tutta la volontà e la forza della disperazione, non riuscì a reagire prontamente a quell' azione, e si ritrovò a terra, col sole in volto, mentre avvertiva chiaramente, che le azioni della mucca non erano finite.
Ecco, infatti, che con un movimento indefinito cambiò il braccio con cui lo stringeva, afferrandolo per la veste leggera, mentre l' altra mano, indebolita e ustionata come lo era quella che lo teneva ancorato a terra, si alzava in cielo, contro il sole vivo, pronto per essere lanciato come un dardo sul corpicino di Reks, concentrato per tentare di liberarsi.
Liberarsi però era inutile. Era ora di finirla!
Le braccia avversarie erano lente, tanto che il ragazzino avrebbe raccolto le sue energie restanti, per tentare l' ultimo colpo sull' avversario, forse il definitivo, dato i vantaggi che aveva dalla sua parte, a discapito del nemico sull' orlo della fine.
Quella che il ragazzino avrebbe evocato davanti a sé era una seconda sfera di fuoco, grande come la precedente, di 60 cm di diametro, che avrebbe attivato, poiché aveva le mani libere, e direzionato alla base del collo e della testa del mostro, tentando di colpirlo e ustionarlo mortalmente.
Sperava che fosse la fine, perché non ce la faceva più, la lotta non lo aveva stancato solo fisicamente, ma anche psicologicamente.
Se sopravviveva, rischiava di iniziare a voler sterminare qualsiasi mucca che gli capitava sotto gli occhi!
Appena avesse lanciato la sfera, avrebbe tentato, ferendo con le daghe la mano che lo ancorava a terra se necessario, di uscire dalla gabbia del corpo nemico che lo sovrastava, rotolando tra la polvere, lontano dal nemico e dalle sue zampacce maledette, immonde, babbaggiate, convallave (ed ecco una nuova sfilza di insulti senza senso che gli volavano per la testa come cornacchie starnazzanti).
Era la fine?

_________________________________________________
Status Fisico: Ferito alla gamba sinistra, la sente intorpidita dal colpo ricevuto dalla caduta. (lo tengo citato visto che comunque sono stato schiacciato dalla zampona del coso-toro)
Status Mentale: Sta per avere una crisi di nervi.
ESP: 0/6
Equipaggiamento:
CITAZIONE
Kylez e Uwien, Daghe Halfling
[Armi semplici a coppia, taglia piccola, raggio cortissimo e medio, da lancio e da mischia, impugnatura a una mano, tipologia tagliente o perforante]

Due piccole daghe, la cui lama in realtà erano le punte di due giusarma, che il ragazzino aveva rubato a una banda di nani che incontrò per caso. Ma essedo le due armi troppo grandi per lui, ne ha tolto le lame, creato un' impugnatura adatta a lui e sono così diventate le sue compagne predilette.
Le due lame sono lunghe appena 20 cm, larghe nel punto massimo circa 6 cm, con la punta leggermente incurvata, con la parte tagliente verso l' esterno.
I manici sono sempre in metallo, ma coperte da una fasciatura di cuoio che permette una migliore presa su d' esse.
L' intera parte dell' impugnatura è lunga appena 6 cm, appena sufficenti al piccolo halfling per impugnarle a una mano. Se un personaggio di taglia media o grande, come un umano o un orco, tentassero di adoperarle, avrebbero forse una certa difficoltà ad usarle...

Abilità Razziali:
+5% Velocità
-5% Resistenza Fisica

Abilità Innate:
CITAZIONE
Canto del Coraggio [Abilità di Potenziamento]
Resistenza Fisica +5%
Dopo il tempo trascorso con Leavonne, seguendola nelle sue missioni e aiutandola nel suo covo, il giovane ladro ha imparato a sopportare di più il dolore e resistere agli sforzi fisici, tanto da riuscire ad abbattere e annullare l' innato malus alla resistenza fisica (-5%) della sua razza.

Tecniche Usate:
CITAZIONE
Serenità del Tempo, Liv. 1 -Tecnica Magica Offensiva
Durata: 1 Turno
Reks, incrociando le lame delle sue daghe o semplicemente concentrando la sua energia magica all' altezza del petto, può generare istantaneamente di fronte a sè una sfera di fuoco nero, del diametro di 30 cm, che potrà lanciare verso gli avversari e colpirli, purchè essi siano nel raggio di 5 metri da lui.

Note: Come già citato via MP, ho scritto il post come se il mostro avesse entrambe le braccia ferite (e non una come scritto erroneamente). Ho usato la tecnica perché quella del post precedente non l' ho usata alla fine e...... spero che sia la fine, perché come Reks, anche a me sta per venire una crisi di nervi contro sto coso maledetto. <.<
 
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misterious detective
view post Posted on 5/3/2012, 19:38




Era comico il mondo in cui quel combattimento sarebbe giunto al termine. Il Tauren non aveva pensato nemmeno per un istante di poter perdere contro un essere tanto piccolo e a quanto pareva non aveva avuto occasione di imparare una importante lezione di vita, cioè che la forza di un uomo non si misura dalla sua altezza. Nella sua superbia, aveva creduto di poter bloccare i suoi movimenti anche nelle gravi condizioni in cui versava, così da finirlo con un ultimo dei suoi poderosi pugni. Quel combattimento non aveva rappresentato nulla per il mostro, fino a quel momento: il suo avversario era stato abile a tenergli testa, ma si sarebbe dimenticato di quell'incontro nel giro di 24 ore, quando l'adrenalina che scorreva nel suo sangue gli avrebbe portato un rinnovato desiderio di sangue e guerra. Tutto cambiò in un attimo, quando vide l'Halfling incrociare nuovamente le sue lame nel tentativo di ripetere l'attacco precedente, che gli aveva provocato la maggior parte di quegli odiosi danni. Un campanello di allarme risuonò nella sua mente, nato dal suo istinto, e non riuscì a controllare quasi il suo corpo mentre mollava la presa e tentava di farsi cadere indietro, pur di evitare quel colpo mortale. Non fu sufficiente, però, i loro corpi erano troppo vicini e la sua reattività limitata. L'ultimo incantesimo del giovane ladro fu pienamente efficace sulle membra affaticate della creatura. Fiamme vermiglie scoppiarono sul suo volto, divorandolo in una morsa baluginante. Per un istante, il bagliore del fuoco parve gareggiare con quello del cocente sole, il calore che provocava era mille volte più doloroso. La sofferenza era minima, ma la sua pelle sfrigolava, gli occhi erano come impazziti, coperti da una patina nera che diventava sempre più spessa, macchiata del rosso del sangue che esplodeva nei suoi nervi. Agitò il muso per spegnere le fiamme, si gettò a terra, ma quel fuoco lo consumava ad una velocità che non riusciva a controllare e la sabbia rovente che aveva attraversato sulle sue gambe per mesi era improvvisamente diventata sua nemica e faceva quasi avvampare anche di più le lingue calde che lo avevano preso.
Presto il suo corpo cadde a terra pesante, senza più muoversi. Polvere dorata si levò tutt'intorno, rimanendo sospesa per alcuni secondi sospinta da un vento muto. Quando di nuovo il mondo parve essersi fermato su quel deserto infinito, il Tauren giaceva privo di vita, consumato dal fuoco dell'Halfling, sconfitto per la prima e unica volta.

---

Note: puoi fare un ultimo post e ti valuto. Non provo nemmeno a scusarmi per il ritardo semplicemente per un nulla, so di essere colpevole al 100% =/
 
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Xx_Ultima_Angelo_xX
view post Posted on 6/3/2012, 12:28




<<Ti sei tranquillizzato?
Reks del Clan O'Rogue,
che ora te ne vai via per paura
che giunga qualcosa peggiore di questo?>>

-----------------------------------------------------------


Il fuoco avvampò la carne, condannando la mucca a morte in pochi istanti di lingue di fuoco che ne divorarono il volto e il pelo ispido.
La creatura non ebbe la prontezza di scansarsi, se non quando ormai era stato colpito in pieno e barcollando all' indietro, cercò negli spasmi della disperazione di scacciare via le fiamme nere dal suo volto, ma complice la sabbia e tutto il resto, ben presto era caduto in terra, lasciando libero il ragazzo di osservare la sua fine.
Una densa nube di polveri d' oro si bloccò nell' aria, e il ragazzino lasciò che gli si posasse sui vestiti e i capelli, poiché era ancora fermo a guardare la mucca morta per colpa sua.
Aveva sensi di colpa? Si sentiva un cattivo che aveva ucciso una creatura che aveva solo fame?
.....No. Era solo all' apice di una crisi di nervi.
Infatti, cominciò a battere i piedi per terra, saltellando in cerchio per sfogarsi e urlando parole incomprensibili dettate dalla mente infuriata e impaurita dalla minaccia, nonostante tutto fosse ormai finito.
Cercò poi di ricomporsi dopo aver già fatto diversi giri di grida, scuotendo la testa cercando di togliersi di dosso la sabbia, ma che ormai era giunta fin sotto le vesti, ed era un fastidio non da poco, questo era certo.
Ragionò per un secondo guardandosi attorno: non c' era più il corvo con le belle piume, il mostro era a terra e l' odore delle bruciature cominciava a impregnare l' aria e il vento, che l' avrebbero sicuramente spinte lontano, forse da altre creature delle sabbie molto più pericolose...
Reks rimise le daghe nei foderi e ripreso il controllo del respiro e delle emozioni, nonostante la gamba ancora dolente, si sarebbe diretto al massimo della velocità che la ferita gli consentiva, diretto verso la città, il posto più sicuro che conosceva, casa sua.
_________________________________________________
Note: Non serve che ti scusi MD. Scusami semmai tu, se ti ho dato l' impressione che mi infastidissero i tempi tra i post. So di essere parecchio cocciuta su 'ste cose. Scusami davvero.
Bhe, comunque mi sono divertita con il "coso-toro" XD
Grazie mille <3
 
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misterious detective
view post Posted on 6/3/2012, 22:24




Valutazione

Sapevo che la tua prova sarebbe stata di alti livelli, quindi non posso che reputarmi soddisfatto. A livello di scrittura siamo su ottimi livelli. Non mi sento di sottolineare nulla di questo campo: hai già uno stile tuo che reputo interessante, non ci sono vere e proprie lacune, ma al tempo stesso puoi tranquillamente migliorare continuando a scrivere ampliando sempre di più ogni tipo di descrizione, ampliando il lessico e arrivando a coinvolgere ancora di più i lettori.
A livello strategico, te la cavi altrettanto bene. Hai sfruttato nel migliore dei modi l'agilità del tuo pg e in generale hai dimostrato di saperti muovere bene, l'unico errore (o che per lo meno, io ho visto come tale) è stato nel supporre che il Tauren lo lasciasse agire tranquillamente nel liberarsi dalla gamba, qui hai tenuto poco conto della differenza che comunque persisteva tra le loro forze.
Prova più che buona in definitiva con la quale ti sei meritata completamente i tuoi premi

Reks guadagna 14 EXP
Reks ottiene Legno
 
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13 replies since 19/12/2011, 23:06   679 views
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